La gestione delle funzioni e dei servizi socio assistenziali è stato il principale argomento discusso nel corso della riunione del Consiglio Comunale tenutasi ieri sera, giovedì 17 febbraio.
L’Assessore agli Affari Sociali Felicia Broda, nell’illustrare il documento di indirizzi, ha analizzato la situazione in base alla recente normativa nazionale, che prevede la soppressione dei consorzi di funzioni tra Enti Locali. Secondo la più accreditata interpretazione della legge, tra questi rientrerebbe anche il Csp, il Consorzio Servizi alla Persona nato nel 1997 per la gestione dei servizi socio assistenziali sul territorio di 31 Comuni dell’area Novese.
L’ipotesi sulla quale sta lavorando la Regione Piemonte – ha spiegato l’Assessore Broda - prevede che gli attuali titolari della funzione socio assistenziale possano costituire una Unione di Comuni oppure delegare la funzione stessa all’ASL.
Il testo, proposto all’Assise cittadina, sottolinea che il modello consortile si è rivelato negli anni uno strumento efficace nel campo socio assistenziale e che le motivazioni di contenimento dei costi della politica, che hanno indotto a prevedere lo scioglimento dei consorzi, sono venute meno in quanto tutti gli amministratori, per disposizioni di legge, non percepiscono alcuna indennità.
Alla luce di queste considerazioni, nel documento si auspica il mantenimento dei consorzi per la gestione dei servizi socio assistenziali e, in caso di soppressione, la gestione attraverso Unione di Comuni.
Gli interventi dei Consiglieri di maggioranza hanno ribadito la parte dispositiva del documento, sottolineando, nel contempo, gli ottimi risultati raggiunti dal Csp in questi anni. Sulla buona gestione del Consorzio novese si è espressa anche l’opposizione che non ha, però, ritenuto di dare un voto favorevole al provvedimento poiché la Regione Piemonte – ha affermato il Consigliere Giovanni Piazzale - è già al lavoro per assicurare la continuità dei principi di territorialità e sussidiarietà dei servizi in questione.
Sull’argomento è intervenuto il Sindaco, Lorenzo Robbiano: «In caso di soppressione del Csp – ha spiegato – la soluzione migliore è senz’altro quella dell’Unione dei Comuni in quanto la struttura organizzativa sarebbe simile a quella del consorzio, seppur privo del consiglio di amministrazione, e la gestione operativa e finanziaria rimarrebbe sotto il controllo degli enti territoriali che ne fanno parte».
Al termine del dibattito, il documento è stato approvato con 14 voti favorevoli (i gruppi di maggioranza ed i Consiglieri Maria Rosa Porta e Marco Bertoli) e 5 contrari (il gruppo Pdl ed i Consiglieri Giuseppe Dolcino e Francesco Sofio).
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