In anticipo di una settimana sul calendario, “Primavera a teatro”, la stagione 2011 del Teatro don Bunino di Bussoleno, prende avvio sabato 12 marzo con “La ragione degli altri”, di Luigi Pirandello, messa in scena dalla Compagnia “L’arte della commedia – La carrettella” di La Loggia (TO). Ambientato nella Roma d’inizio secolo, “La Ragione degli altri” è il primo lavoro in tre atti del drammaturgo siciliano; lavoro che risente in misura notevole dell’ambiente culturale dell’epoca. Ed è proprio in quell’ambiente, decisamente restio a tutte le novità che non siano celebrative del regime, che Pirandello si inserisce con la stessa funzione di un carico di dinamite, scardinando la società italiana dal suo interno. Al contrario di quanto avviene con il naturalismo, che mette al centro della sua indagine “il fatto” qual è, Pirandello lo decentra, lo destina ad elemento di contorno, ponendo al centro della sua indagine le molteplici reazioni psicologiche dei personaggi. Il linguaggio, pur formalmente datato, è attuale e procede attraverso paradigmi mentali, circonlocuzioni iperrazionali che illustrano efficacemente l’impossibilità di comunicare e l’accettazione di una realtà poliedrica che determina l’annullamento di sé per poter accettare la ragione degli altri. “Curioso come gli altri vedano ciò che noi non vediamo”. E’ questo uno degli assiomi fondamentali dell’etica pirandelliana, che non analizza mai le questioni morali ma solo le reazioni dei personaggi dinanzi agli eventi. Una coppia che un tempo si sarebbe potuta definire solidamente affiatata, a causa di un’infedeltà del marito, da anni sembra sopravvivere solo a tutela delle apparenze sociali. Alla delusione per il tradimento subito, si aggiunge il dolore per la propria sterilità. Il padre di lei, venendo a conoscenza solo dopo anni, della vita di apparenze e dignitoso dolore dietro cui si è trincerata la figlia, decide di intervenire contro la volontà della figlia stessa, che ritiene inutile e umiliante ogni tentativo di accomodamento. Eppure, proprio lo scuotersi delle acque causato dal padre porterà per la prima volta i coniugi a confrontarsi con un legame affettivo mai morto, con il proprio dolore dignitosamente nascosto ma mai sopito, con il profondo senso di colpa di lui e il desiderio di maternità frustrato di lei.
Cercheranno insieme allora di trovare una soluzione…Pur non facendo teatro dialettale napoletano, il nome dell'Associazione “Arte della Commedia” vuole essere un omaggio al rimpianto Eduardo De Filippo che ne "L' Arte della Commedia" fa dire, dal Capo Comico al Prefetto, che gli nega il suo appoggio "..non siamo più gli istrioni di un tempo che improvvisavano la commedia dell'arte, abbiamo imparato ormai a recitare con arte la commedia.. Se mi deciderò a mandare i miei attori qua sopra (intende in Prefettura), lo farò allo scopo di stabilire se il teatro svolge una funzione utile al proprio paese o no”. La Compagnia Teatrale dell'Associazione Arte della Commedia è La Carrettella, che prende vita da un gruppo di attori dalle esperienze teatral-formative eterogenee, i quali, pur dovendo vivere dei proventi di un altro impiego, provano per il teatro tanta passione da consacrargli ogni momento libero dal lavoro o dallo studio. Dopo aver allestito insieme molti spettacoli, tra i quali “La moglie ingenua e il marito malato”, di Achille Campanile; “La Locandiera”, di Carlo Goldoni; “Il Malato Immaginario”, di Moliére; “Sogni, Illusioni e Femminil Sospiri...” di Franca Rame, Dario Fo e Stefano Benni ; “Tre bravi”, di Dario Fo, “Canto per la libertà”, di Giorgia D'Agostino, “Ma d'altri orrori voglio tacere” di Alessandro Ragona, lo "zoccolo duro" rappresentato inizialmente da una dozzina di attori e due registi, hanno avvertito il desiderio di costituirsi in associazione culturale, dando nome ed identità giuridica alla Compagnia "La Carrettella" che spontaneamente si era creata negli anni. Per i "non addetti ai lavori", la "carrettella" è la battuta improvvisata, di cui l'attore comico si serve per suscitare la risata al suo ingresso in scena (carrettella d'entrata) o nell'uscire di scena (carrettella d'uscita).
Un nome che è un augurio per la Compagnia: divertirsi facendo divertire!
Interpreti: Gabriella Boccardo, Lara Luna Masoero, Fabrizio Cardaci, Paolo Arnese, Matteo Barbero, Miriam Locci, Miriam Cavallin, Gianluigi Piras, Leonardo Aloisio, Stefano Pani
Scenografie: Enrico Barbero - Costumi: Franca Alpa
Aiuto regia: Marisa Daniele, Fiorella Zaia
Luci e audio: Alessandro Ragona
Regia: Alba Alàbiso