Il Ministro degli Interni Maroni ha recentemente stabilito che elezioni amministrative e referendum si terranno in date separate. Tale scelta, indipendentemente da essere favorevoli o contrari ai quesiti, causerà allo stato italiano una spesa aggiuntiva di 300 milioni di euro. Il fatto che la decisione arrivi da un’esponente di quello stesso partito che è contrario a festeggiare l’unità d’Italia per non perdere un giorno di lavoro fa certamente riflettere.
300 milioni di euro che si sarebbero potuti risparmiare e destinare ad altro.
Nel caso in cui il ministero degli interni non sapesse come investirli, ecco alcuni utili suggerimenti.
A Bra con circa 80 milioni di euro si potrebbe interarre la stazione e risolvere in modo definitivo il problema del passaggio a livello.
Con 55 milioni si potrebbe fare la variante di Demonte in Valle stura e mettere in sicurezza il Colle della Maddalena, così che il traffico merci su gomma possa passare in sicurezza.
E ancora con qualche milione si potrebbe sistemare la SP22 della Valle Maira, oppure si potrebbe procedere all’allargamento della pericolosa Saluzzo-Savigliano.
Con 300 milioni di euro si potrebbero realizzare 1.000 KM di scavi per riempire il Piemonte di fibre ottiche per portare la vera banda larga, oppure si potrebbe iniziare il raddoppio ferroviario nella tratta Cuneo – Fossano.
Si stima di dover spendere da qui al 2020 ancora 1.000 milioni di euro per completare i lotti 2.5 e 2.6 della Asti Cuneo, qui si parla di un terzo di quella cifra che verrà sprecato in pochi giorni.
Auspichiamo che il governo torni sui suoi passi, non si può chiedere agli italiani di stringere la cinghia in un momento di crisi e poi dimostrare così poco buon senso nei fatti.
Futuro e Libertà
futuroeliberta.granda@gmail.com
Coordinamento Provincia di Cuneo
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