Si è svolta a Firenze dall’11 al 13 marzo 2011 la 10ª Conferenza di organizzazione Anpas.
Oltre 160 partecipanti in rappresentanza di tutte le regioni italiane si sono confrontati nelle più diverse tematiche legate al volontariato di pubblica assistenza: la questione euromediterranea e del vicino Oriente, le politiche europee, la Protezione civile, l’accessibilità al volontariato da parte dei giovani e il Servizio civile, la progettazione sociale e il sostegno alle aree di sviluppo, l’affidamento dei servizi sociosanitari.
La tre giorni dell’Anpas è stato un importante momento di democrazia del movimento nazionale delle Pubbliche Assistenze in vista del 51° Congresso nazionale che si terrà a Roma dal 2 al 4 dicembre 2011.
«Sono state affrontate – ha spiegato Luciano Dematteis, vicepresidente nazionale Anpas e presidente di Anpas Piemonte – non solo le questioni dell’organizzazione interna alle associazioni Anpas, ma anche le modalità in cui il movimento si pone nella società civile italiana. Il lavoro principale è stato infatti quello per le modifiche dello statuto, ormai datato. Saranno sviluppate variazioni che porteranno a una maggiore chiarezza e trasparenza nei confronti della cittadinanza.
«Si sono affrontati inoltre argomenti che vanno dall’affidamento dei servizi sociosanitari alla Protezione civile. Una particolare attenzione è stata data anche all’attività internazionale e all’Europa che è sicuramente il futuro della nostra associazione».
«La Conferenza di organizzazione – ha affermato il presidente nazionale Anpas Fausto Casini – è un’occasione in cui riflessioni e idee vengono trasformate in atti, in azioni coerenti e concrete. Ritengo infatti che nell’ultimo triennio Anpas abbia compreso la sua forza e la sua dimensione, anche grazie all’intervento all’Aquila. Questa crescita del movimento impone strategia, consapevolezza e responsabilità».
Alla giornata conclusiva della Conferenza sono inoltre intervenuti Titti Postiglione e Roberto Giarola dirigenti del Dipartimento nazionale di Protezione civile. Per Titti Postiglione «tra il Dipartimento – organismo di coordinamento tecnico, ma anche di indirizzo del Sistema di Protezione civile – e una grande organizzazione di volontariato come Anpas esiste un rapporto di bisogno reciproco in cui ci si riconosce a un livello paritario di confronto e discussione. Credo – ha concluso Titti Postiglione – che questo sia il significato più profondo della collaborazione ed è anche molto significativo che dopo l’Abruzzo, si stia di fatti ragionando in parallelo sugli stessi temi, sulle stesse esigenze. Emergono infatti questioni come la formazione, come lo spostamento progressivo dell’asse dell’attività di protezione civile dall’emergenza alla prevenzione. Il fatto che una struttura di coordinamento come il Dipartimento, dopo l’Abruzzo, arrivi alle stesse conclusioni di Anpas, vuol dire che c’è sintonia e soprattutto si va nella stessa direzione».