Il 17 marzo è Festa nazionale per i 150 anni dell'Unità d'Italia; unificarla è stata un'impresa coraggiosa, ed a 150 anni di distanza occorrono nuove imprese coraggiose.
C’è bisogno di un'Italia che sappia guardare al futuro con fiducia e lungimiranza, anche in momenti difficili come questi.
Ci vuole un'Italia che sappia affrontare i problemi e le novità come risorse che indicano delle strade invece che come oscure minacce.
Non si tratta di un azzardo, ma anzi di una strada che, se non imboccata in autonomia, ci sarà forzata da un mondo più grande e più forte di noi: anticipare è la via inevitabile da percorre per avere un'Italia più sicura di sé e più decisa nell'abbattere quelle paure derivanti spesso da azioni propagandistiche miopi.
Insomma: vogliamo un Italia orgogliosa e degli Italiani orgogliosi.
Ci deprime, oggi, il fatto che un concetto semplice come quello di una nazione di cittadini liberi, che credono nell’etica della responsabilità, ed in una Patria unita nelle sue differenze, civile e generosa, tollerante ed accogliente, proiettata verso il futuro, sia spesso bollato come "rivoluzionario" mentre dovrebbe essere semplicemente un punto di partenza.
Auguri Italia, ce la possiamo fare e ce la dobbiamo fare. La posta in gioco si chiama futuro e non è più ora di rimandare.
Futuro e Libertà
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Coordinamento Provincia di Cuneo