Adattamento teatrale dal libro di Mario Almerighi “3 suicidi eccellenti” diretto ed interpretato da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio testi di Mario Almerighi Gershwin Spettacoli – Moviement in collaborazione con Just in Time. Siamo in piena tangentopoli e due ispettori indagano su “3 suicidi eccellenti” di quel periodo: Castellari – direttore generale degli affari economici del Ministero delle Partecipazioni Statali e consulente dell’Eni – Cagliari, presidente dell’Eni, e Gardini, capo indiscusso della Montedison e maggior azionista dell’Eni. Perché le scene dei suicidi sono state alterate? Perché Castellari, Cagliari e Gardini si uccidono proprio il giorno in cui dovrebbero incontrare i magistrati? Hanno tutti e 3 un forte legame con L’Eni, è solo una coincidenza? Il sistema uccide chi all’improvviso diventa inaffidabile? La rappresentazione non vuole dare presuntuosamente la soluzione a questi quesiti, ma insinuare nello spettatore il dubbio che questi suicidi possano forse essere anche degli omicidi, senza cadere nella retorica, ma usando l’ironia e la forza teatrale della rappresentazione. Il tutto attraverso le riflessioni di due cittadini normali che, giocando a fare gli ispettori, rievocheranno nel pubblico le testimonianze, gli interrogatori, le analisi compiute sul luogo del delitto, le perizie, le autopsie. Nulla di ciò che viene rappresentato è inventato ma è tratto da documenti, dichiarazioni e perizie ufficiali, raccolte con minuziosa scrupolosità dal presidente del tribunale di Civitavecchia Mario Almerighi. Lo spettacolo “Suicidi?” è infatti tratto dal libro “3 Suicidi Eccellenti” di cui Almerighi è l’autore. Ma perché riattraversare quel periodo? Perché riparlarne? Tutti sappiamo che era uso comune , in quegli anni, il "sistema" delle tangenti; il favore all'amico di partito, al sodale, alla persona "vicina" per ideologia e per appartenenza. Una mafia che si stringe attorno all'idea di Patria, ma che poi fa spreco di denaro pubblico. Una classe dirigente e politica che ha perso, se mai l'ha avuto, il senso dello stato, del "servire il popolo" ma che è invece terrorizzata dal perdere i propri privilegi, dal veder svanire il potere con i privilegi. E così montagne di danaro pubblico vanno in fumo fra gli anni settanta e gli anni novanta, indebitando lo Stato, e quindi i cittadini italiani, per i prossimi decenni a venire. Riattraversare quel periodo con queste tre vicende è anche un modo per capire che cosa è il nostro Paese oggi e cosa continuerà ad essere negli anni, se questo “sistema” non verrà smantellato. Il pubblico assisterà alla narrazione di una pagina oscura della storia italiana e dei suoi aspetti grotteschi e assurdi, recitata con una vena sorprendentemente ironica (scheda a cura della compagnia) Musicista jazz, attore drammatico e comico, Bebo Storti ha conosciuto la popolarità televisiva con una galleria di personaggi capaci di virare al grottesco gli stereotipi della contemporaneità (dal leghista allo scrittore pulp) nelle trasmissioni "Su la testa" e "Scatafascio" di Paolo Rossi, "Cielito Lindo" e "Mai dire goal"; dalle sue bizzarre invenzioni sono stati tratti diversi libri comici editi da Baldini & Castoldi. Fra i protagonisti del film d'esordio del premio Oscar Gabriele Salvatores, "Kamikazen - Ultima notte a Milano", Storti ha continuato a collaborare col regista per "Nirvana" e "Amnèsia", poi si è dedicato soprattutto al teatro: per il regista Renato Sarti ha interpretato l'intenso "Mai morti", sugli orrori della Decima Mas negli anni della Repubblica di Salò.
TEATRO GARYBALDI
Via Garibaldi 4 Settimo Torinese (TO)