La scelta del titolo per questa nostra piccola rassegna di opere di Francesco Tabusso, dal 1992 ad oggi, necessita di un chiarimento. È per forza di cose, come accade per la dovuta brevità cui si ricorre nei titoli delle mostre, una sintetica estrapolazione da una valutazione, per altro altrettanto icastica, di Gianfranco Schialvino, ricavata dalla sua presentazione per l’esposizione del Maestro, intitolata “Fiabe a colori”, a Casa Felicita di Cavatore (AL), tra il 9 luglio e l’11 settembre 2005.
A dir la verità, la citazione completa suona “Tabusso è un pittore semplice, immediato, diretto. Di gente, di vita, di sogni, di fiaba.” e, solo riportata integralmente, credo risarcisca a tutto tondo il giudizio di Schialvino, che accorpa prontamente al valore della “semplicità” di Tabusso, quelli della “immediatezza” e dell’ ”assenza di mediazioni”.
Soltanto in questo modo – e non possiamo che concordare con Schialvino – si smentisce il sospetto che la “semplicità” dell’artista possa essere confusa con la “banalità” o la “superficialità”. Sia chiaro. Siamo di fronte al solito problema, che a molti, forse a buon diritto, appare di per sé insolubile, della trasposizione in parole delle forme e della poetica del visivo, o, ancora meglio, del visuale.
Lo sguardo che cattura “immediatamente” la realtà quotidiana – compresa la sua dimensione onirica e fantastica – già di per sé assolve al difficile compito di accoglierla in immagini fisse o in movimento.
A ben vedere, non si può negare che all’artista competa un ulteriore ruolo di mediazione, di filtro selettivo e proprio qui si annida la sua bravura, che già lo distingue inesorabilmente dal prodotto strettamente imitativo, comunque ricavabile con mezzi artigianali o con sofisticate tecnologie. E quella bravura, che è privilegio di pochi, consiste nell’azzerare, far scomparire, a prodotto finito, il peso del lavorio preliminare, il mestiere tecnico, anche la fatica del fare.
Appunto, guardando alle opere di Tabusso, tutto ci appare “semplice, immediato, diretto”.
Eppure il fascino che ne promana si avvale di un complesso repertorio di saperi, di un ricco patrimonio culturale e di esperienze umane, storiche, sociali, direttamente intuibili dalle citazioni comprese nei suoi quadri, la cui identificazione ci è favorita (ma, in fondo, soltanto guidata) dalla lettura dei titoli delle opere.
L’immediata spontaneità dei soggetti proposti sembra aver perso ogni nesso con i codici figurativi, lungamente sperimentati dagli artisti del XX secolo. Tuttavia quell’apparenza di semplicità ne è profondamente, nascostamente debitrice e per prenderne atto è sufficiente osservare come in tutte le opere di Tabusso compaiano i temi più classici: il nudo, la modella, il pittore e la modella, i tagli paesaggistici, le nature vive (o morte che siano), il ritratto, gli orientalismi, gli spunti figurativi ricavati dai monumenti storici.
Se non bastasse, anche l’uso essenziale del segno e la ridotta essenzialità delle gamme cromatiche impiegate ne sono una testimonianza altrettanto lampante.
Paolo Nesta
Titolo mostra: “Pittore semplice di gente, di vita, di sogni, di fiaba.” Francesco Tabusso
Tipologia: Dipinti
Autore: Francesco TABUSSO
Sede espositiva: “Arte per Voi” e ”Dante Selva. Officina d’Arte”
Piazza Conte Rosso, 1 – 10051 Avigliana (TO)
Enti organizzatori:
• Associazione culturale “Arte per Voi” – Avigliana (TO)
• Associazione culturale “Dante Selva. Officina d’Arte” – Avigliana (TO)
Patrocinio: Comune di Avigliana
Vernissage: sabato 16 aprile 2011 alle ore 16,00
Durata: dal 16 aprile al 15 maggio 2011
Orario di apertura: sabato e domenica dalle 15,00 alle 19,00
A cura di: Luigi Castagna e-mail: lcastagna@artepervoi.it
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Paolo Nesta e-mail: paolnest@tin.it
Testo critico di: Paolo Nesta
Sito web: http://www.artepervoi.it/