La scuola incontra il carcere. Prosegue il lungo progetto che il Comune di Verbania ha iniziato l’anno scorso per avvicinare il mondo dei giovani alla realtà della casa circondariale di Verbania e, più in generale, sull’educazione alla legalità.
Nei prossimi dieci giorni si terranno le visite delle delegazioni scolastiche alla struttura di via Castelli, che completano un percorso iniziato in classe attraverso gli incontri con i rappresentanti delle forze dell’ordine, con la direzione del carcere e con i suoi consulenti.
Suddivisi in tre giorni, 75 studenti degli istituti superiori “Cobianchi”, “Ferrini” e del liceo “Cavalieri”, sosterranno una visita di due ore nella casa circondariale. Ad accompagnarli ci sarà anche l’assessore all’Istruzione, Lidia Carazzoni. «I ragazzi sono stati preparati per incontrare questa realtà – spiega –. una volta all’interno prenderanno visione dei luoghi e degli spazi a disposizione dei detenuti e ascolteranno alcune loro testimonianze dirette».
L’iniziativa, che faceva parte del programma elettorale del sindaco Marco Zacchera,
si era sviluppata l’anno scorso come parte integrante di “TE-CU Teatrocultura”, ricevendo per questo anche i patrocini dei Ministeri della Giustizia e della Gioventù.
Nello scorso ottobre proprio nel quadro di TE-CU, per la “Settimana della Legalità” vi fu la presenza a Verbania dei magistrati Ayala e Piscitiello e degli onorevoli Mantovano e Contento che, oltre al recital “Chi ha paura muore ogni giorno”, parteciparono al Palazzetto dello sport a un dibattito con la partecipazione di oltre 1.200 studenti. La “Settimana della legalità” s’era conclusa con il concerto speciale in carcere del chitarrista Massimo Luca.
Lo scopo delle visite della prossima settimana non è tanto quello di utilizzare la visita in carcere come deterrente per comportamenti scorretti, quanto quello di far capire ai giovani che cosa significa essere reclusi e avvicinarsi a un processo di reinserimento, una volta scontata la pena, nella società.