Forza Nuova si presenta, a Torino come in tutta Italia, come alternativa alla sinistra e alla coalizione pdl-lega.
I problemi della città sono sempre più gravi, e c’è bisogno di una rapida svolta.
Lavoro e immigrazione sono i fronti su cui Torino sta maggiormente soffrendo.
Le amministrazioni di sinistra che si sono succedute hanno fallito proprio sul tema, a parole tanto sbandierato, del lavoro; la sinistra ha tradito i ceti popolari per servire gli interessi delle banche e della proprietà Fiat, e la conclusione di questo processo sarà la chiusura di Mirafiori e il trasferimento del gruppo in terra straniera.
La sinistra inoltre si è sempre schierata a favore dell’immigrazione più incontrollata, e i torinesi, specie nei quartieri più popolari, ne vedono i risultati: ghetti, criminalità, insicurezza e disagio sociale.
Ma, dall’altra parte, non possono essere pdl e lega (e neanche il terzo polo) a rappresentare un’alternativa credibile; da un lato, Berlusconi si è schierato apertamente a favore dei contratti “cinesi” e della “exit-strategy” di Marchionne, dall’altro, sul tema dell’immigrazione, il governo ha completamente fallito. Hanno vinto grazie alla promessa di bloccare l’immigrazione, e il risultato è stato: 25mila permessi di soggiorno e sbarchi quotidiani. Le sparate di Bossi non possono coprire l’evidenza di un governo che ha tradito i suoi elettori.
Il solo voto coraggioso per una svolta è il voto per Forza Nuova.
Stefano Saija