Stanno funzionando i servizi preventivi messi in atto dai Carabinieri della Compagnia di ALBA anche con militari che operano in borghese nelle aree più a rischio della città e nel centro storico.
L’altra mattina sono finiti in carcere infatti due romeni che avevano scippato della borsa una pensionata 53enne albese. Si tratta del 22enne pregiudicato per furto BONCIU Vladut e della sua convivente incensurata 23enne TIMOFTE Michela, entrambi abitanti ad ALBA in Borgo Piave.
La coppia girava a piedi nelle vie del centro storico, evidentemente alla ricerca di qualcuno da colpire, il loro atteggiamento non è sfuggito però ai Carabinieri in borghese del Nucleo Operativo che hanno iniziato a pedinarli a distanza pronti ad intervenire in caso di necessità.
I due romeni lungo via Cavour, dopo qualche minuto, sono passati infatti all’azione prendendo alle spalle una pensionata a cui strappavano con violenza la borsa che aveva a tracolla fuggendo via in direzione di Piazza Duomo. La vittima, fortemente scioccata per quello che era accaduto, veniva poi accompagnata in caserma dai militari per sporgere denuncia, mentre la coppia di scippatori veniva ancora pedinata e poi bloccata, poco dopo, proprio mentre stavano insieme prelevando 250,00 euro dallo sportello bancomat della Banca Azzoaglio di Piazza Monsignor Grassi col bancomat della vittima.
Sono quindi scattate le manette per entrambi con le accuse di concorso in furto con strappo aggravato (scippo) ed indebito utilizzo di carte di credito e condotti in carcere.
La refurtiva - costituita da circa 300,00 euro in contanti più la carta bancomat compresi i codici segreti PIN che la vittima dello scippo aveva incautamente lasciato scritti su un foglio in borsa, documenti ed altri effetti personali – è stata restituita alla pensionata scippata che ha ringraziato i Carabinieri per la tempestività del loro intervento.
Gli scippatori sono stati poi processati ieri pomeriggio per direttissima del Tribunale di ALBA, riconosciuti colpevoli ed hanno patteggiato una condanna alla pena di mesi sei di reclusione ed al pagamento di una multa da 260,00 euro ciascuno e quindi rimessi in libertà con il beneficio della condizionale (se torneranno infatti a delinquere sconteranno la prossima e questa condanna definitiva in carcere senza poter fruire di ulteriori benefinci).