Il Gruppo Alpini bovesano, con oltre duecentocinquanta iscritti, ha festeggiato i suoi sessanta anni di vita a fine maggio, con convivio domenica 29 , nei locali della ex Filanda Favole (parte nuova, al suo primo utilizzo, che si è visto funzionale, dopo anni di lavoro), con duecento coperti. Oltre al Presidente di sezione, Antonio Franza, erano presenti rappresentanze di vari
gruppo provinciali, regionali, tipo Santena, liguri (di Vobbia, Genova) e lombardi (varesotti di Olgiate Olona), i tenenti colonnelli Giovanni Pezzo ed Enrico Ciucci, il Vicepresidente della Cassa Rurale Michelino Baudino, il
Sindaco-socio Mario Giuliano ed il suo vice Maurizio Paoletti.
Si è partiti con colazione offerta in Piazza Caduti e corteo a tutti i Sacrari accompagnato dalla “Banda musicale Silvio Pellico”, da gruppo in divisa storica (“Alpini del doi”, del “Secondo”, nella tenuta della “Campagna di Russia” del 1942-1943), da mulo con basto, a automezzo con soci fondatori ed anziani (Andrea Macario, classe 1923 in gran forma, Giuseppe Tecco, settantacinquenne, Giovanni Servetto, ottantenne, Giuseppe, Beppe, Soria, uno dei “fondatori”).
Si reso omaggio al Monumento in Corso Trieste, dove si è tenuto “alzabandiera” e discorsi delle autorità (il capogruppo Sergio Rinero ha ringraziato i soci militari del passato e di adesso, il sindaco, Mario Giuliano, socio, ha ricordato il valore dell’impegno del volontariato alpino, il rappresentante della Amministrazione provinciale Beppe Lauria ha citato il recente recupero in Francia, dopo ricerche condotte dallo storico bovesano Mario Martini, di cinque salme di “Penne Nere”, invitando a cantare tutti, sempre, l’Inno di Mameli).
Dopo la posa delle corone ai Sacrari di Piazza Italia, Messa in Parrocchiale, con canti adeguati (“Signore delle cime”) e “Preghiera dell’Alpino” (letta da Giancarlo Quaglia, accompagnata dalla armonica a bocca del generale Franco Cussino, classe 1928). Drappello ha portato fiori, durante la funzione, alle lapidi di Castellar e San Giacomo.
Nella serata precedente, 28, vi era stata esibizione in gremita Casa don Bernardi (ingresso libero) delle corali “La Reis” di San Damiano Macra e “Alpina Valle Maira” di Busca, una vera gara, applauditissima, di bravura. In tal circostanza, i bovesani, che non avevano disertato per seguire la finale calcistica della massima competizione europea per club, sono stati messi al corrente che in città esiste “fanfara alpina” (i cui elementi ci paiono, all’ incirca, presi dai ranghi della Banda Musicale “Silvio Pellico”).