È possibile percorrere 100 chilometri con un litro equivalente di benzina? E viaggiare su un veicolo realizzato con materiali riciclabili? Da oggi sì, grazie agli studenti del team del Politecnico di Torino H2PolitO, i quali hanno realizzato un veicolo urbano in fibra di lino, in grado di percorrere grandi distanze consumando poco. Si tratta di XAM, eXtreme Automotive Mobility, il city vehicle in cui sono sviluppate le tecnologie più avanzate per la mobilità urbana. XAM pesa 193 chilogrammi, è lunga 2,8 metri, larga 1,3 metri e alta 1,28 metri. Ha una potenza di quasi 2 kilowatt, con una tensione massima a bordo veicolo di 48 volt, ma la caratteristica più importante per un veicolo urbano è il basso consumo: I bassi consumi sono garantiti dall’alimentazione ibrida, motore elettrico e motore termico a benzina, convertibile a etanolo, e dallo sviluppo di un’aerodinamica improntata a questo scopo. Il veicolo è, inoltre, caratterizzato da un’interfaccia uomo-macchina touch screen, è dotato di GPS e supportato da tecnologia E-Call, la tecnologia telematica che permette di ricevere immediata assistenza in caso di collisione in un qualsiasi località dell’Unione Europea. Il layout interno è stato progettato in modo da essere abitabile, ergonomico e confortevole, con un abitacolo pensato per trasportare due persone: un’innovazione volta a realizzare una nuova concezione di veicolo, la cui filosofia può essere riassunta dal motto: leggerezza e semplicità. Non è la prima volta che il Team realizza prototipi secondo la filosofia dei bassi consumi e dell’ecosostenibilità. Già negli anni passati ha progettato e costruito IDRA, un veicolo alimentato a idrogeno con il quale hanno partecipato, anche quest’anno, alla Shell Eco Marathon, una competizione che prevede la partecipazione di team studenteschi di tutta Europa. Nel caso di XAM, però, l’obiettivo è la mobilità urbana: il progetto non prevede solamente la corsa in pista, ma vuole essere un vero e proprio city vehicle, con l’intento di creare un nuovo stile di automobile e avviare un vero e proprio processo di innovazione tecnologica. Dalla Shell Eco Marathon, che si è svolta dal 26 al 28 maggio a Lausitz (Germany), il veicolo è tornato vincitore registrando un consumo di 100 km/L a una velocità media di 30 km/h con alternanza di start and stop e dove si è aggiudicato il prestigioso Design Award, per il veicolo meglio progettato, grazie alla carrozzeria realizzata utilizzando fibra naturale, al suo motore ibrido e allo schermo screen touch, con cui è stato possibile sviluppare una facile interfaccia uomo-macchina per la telemetria di gara. Per la realizzazione del progetto ci sono voluti 9 mesi di lavoro, che hanno visto all’opera 30 studenti provenienti da tutte le facoltà di Ingegneria e Architettura del Politecnico. Il progetto ha previsto un investimento di 500 mila euro, la maggior parte dei quali provenienti da sponsor e da istituzioni che gli stessi studenti del Team hanno provveduto a cercare e coinvolgere, il rimanente è stato messo a disposizione della Commissione Fondi Progettualità Studenti del Politecnico, che fin da subito ha creduto nel progetto.