La diffidenza di un imprenditore di ALESSANDRIA vittima di un raggiro, unita alla tempestività dell’intervento ed agli immediati accertamenti svolti poi dai Carabinieri della Compagnia di ALBA hanno fatto si che venisse sventata, ancor prima di essere portata a compimento, una truffa ben architettata da due giovani disoccupati albesi, un pregiudicato 34enne ed un incensurato 30enne, entrambi denunciati alla Procura della Repubblica di ALBA per i reati di concorso in truffa aggravata e sostituzione di persona. Uno dei due indagati, nei giorni scorsi, aveva telefonato all’imprenditore alessandrino (titolare di un’azienda operante nel settore dell’ingrosso di alimenti per bar e negozi del Piemonte), spacciandosi per un noto commerciante di ALBA (la cui attività è stato poi accertato dai Carabinieri era in realtà cessata da alcuni mesi) dicendosi interessato all’acquisto di un grosso quantitativo di confezioni di patatine da rivendersi poi nei bar della zona. In un primo tempo l’imprenditore ha “abboccato” recapitando la merce personalmente con un furgone aziendale il giorno dopo alla zona industriale di ALBA ma, appena giunto in città, veniva contattato per telefono prima di arrivare nel luogo convenuto ed invitato a portare i prodotti in un garage sito in corso Piave in quanto lo stabilimento era pieno di altri beni di consumo e non c’era più posto. Ha poi effettivamente consegnato la merce (oltre 2.000 confezioni di patatine in bustine e sacchetti di varie marche) ad una persona, che i Carabinieri hanno poi accertato essersi falsamente spacciato per l’incaricato dell’azienda di ALBA non più attiva, ricevendo da questi in cambio un assegno da 1.700,00 quale pagamento della merce consegnata. A quel punto però l’imprenditore si è insospettito per le strane modalità di consegna, pagamento e custodia della merce. L’assegno era a firma di una persona diversa da quello che avrebbe dovuto essere il compratore, sulla bolla di accompagnamento non veniva apposto alcun timbro della ditta acquirente come solitamente avviene in questi casi ed anche quel garage condominiale in cui aveva scaricato la merce gli era sembrato alquanto strano. Ha richiesto l’intervento dei Carabinieri sul NUMERO DI EMERGENZA 112 e, poco dopo, sono giunte sul posto due gazzelle del Radiomobile che hanno avviato le indagini accertando in banca che l’assegno ricevuto era tratto da un conto corrente estinto e quindi privo di copertura finanziaria intestato ad un noto pregiudicato di ALBA e che il telefonino da lui contattato per recapitare il carico di patatine era intestato ad un giovane che nulla aveva a che fare con il commerciante albese che diceva di essere. Sul posto è stata fatta intervenire una squadra dei Vigili del Fuoco per aprire il garage, previa autorizzazione del Pubblico Ministero, ed all’interno era stata depositata alcune ore prima tutta la merce provento della truffa, recuperata e restituita al raggirato prima che potesse sparire. Grazie alla denuncia dell’imprenditore truffato e ad altre testimonianze raccolte dai Carabinieri di ALBA, anche riguardo al garage risultato fittato senza che ne fosse stato mai pagato il canone mensile da uno dei due indagati, gli autori della truffa sono stati identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria prima che rivendessero in nero il carico.