Il 31 gennaio 2012, nei comuni con popolazione compresa tra i 20 mila e i 150 mila abitanti, è scaduto il termine per la riconsegna dei questionari del censimento. La percentuale dei moduli restituiti al nostro Comune ha raggiunto il 97,98% anche grazie al lavoro dei 20 rilevatori esterni che, oltre ad occuparsi dell’assistenza per la compilazione -tramite web- dei questionari dei cittadini che si sono rivolti al Centro di Raccolta Comunale, si sono occupati della registrazione e della revisione di questionari restituiti, in forma cartacea, al Comune o all’Ufficio Postale. E’ doveroso sottolineare come i rilevatori abbiano svolto un meticoloso lavoro di recupero sul territorio dei moduli che molti cittadini non avevano restituito spontaneamente. Ai validi collaboratori l’Amministrazione, il responsabile dei Servizi Demografici e tutto il personale comunale coinvolto nelle operazioni censuarie manifestano il più sincero ringraziamento. Si riportano, qui di seguito, le percentuali di recupero dei questionari, percentuali suddivise per i vari canali di restituzione: WEB 50,85% (dei 5.753 compilati on line 3.066 sono stati inviati con l’ausilio dei rilevatori presso il Centro di Raccolta Comunale) - uff. postali 24,22% - centro di raccolta comunale 13,88% - consegnati al rilevatore 09,03%
Per riconsegnare i questionari che ancora “mancano all’appello”, i cittadini possono rivolgersi agli uffici demografici del Comune nell’orario d’ufficio entro il 29/02/2012. Si ricorda infatti che dal 1° febbraio non è più possibile portare i moduli agli uffici postali né compilarli on line. I rilevatori, inoltre, hanno concluso il loro incarico per il recupero dei questionario presso il domicilio dei cittadini ritardatari. A tal proposito, si rammenta che, oltre all’importantissima funzione di raccolta di informazioni statistiche utili alla Pubblica Amministrazione, il censimento ha lo scopo di confermare la residenza anagrafica nel Comune al fine di evitare la cancellazione per irreperibilità dall’A.P.R. (Anagrafe Popolazione Residente), cancellazione che comporta inevitabili e gravi conseguenze delle quali si forniscono alcuni esempi:
- disattivazione del codice fiscale e della tessera sanitaria;
- azzeramento degli anni maturati necessari, per i cittadini stranieri o appartenenti ad altri paesi dell’Unione Europea, a presentare domanda di naturalizzazione italiana (10 o 4 anni di residenza legale in Italia);
- annullamento del permesso di soggiorno non appena si comunica alla Questura e alla Prefettura la condizione di irreperibilità del cittadino straniero.