Apre eccezionalmente al pubblico il colle della torre medievale per due spettacoli di grande suggestione.
CON IL CIELO E CON LE SELVE: UN OMAGGIO A MARIO RIGONI STERN SUL COLLE DELLA TORRE DI BUCCIONE
Un grande Pino Petruzzelli, in prima regionale, ci condurrà alla scoperta della magia della Natura, cantata dal grande scrittore veneto recentemente scomparso.
Sabato 5 luglio Teatri Andanti riprende il suo cammino nella Natura, con due spettacoli eccezionali sul Colle della Torre di Buccione. Si parte alle 18, con Cionina, la contastorie del Teatro delle Selve, che condurrà gli spettatori Sulle tracce del bosco incantato, inseguendo fantastiche visioni e creaturine magiche che, tra le foglie dei cespugli, possono all'improvviso sbucare fuori e raccontare una storia.
Alle 21,15 l'attesissima prima regionale di Con il cielo e con le selve, di Pino Petruzzelli. Un attore alle prese con le storie di un grande scrittore, recentemente scomparso, da sempre in ascolto del rapporto delicatissimo tra uomo e natura. “Storie che ancora si possono godere purchè si abbia desiderio di vita, volontà di camminare e pazienza di osservare”.
Di Petruzzelli hanno scritto: “E' un instancabile come chi viaggia in direzione ostinata e contraria, sempre bravo” (La Repubblica)
Lo spettacolo segue le orme ideali di Mario Rigoni Stern sui sentieri dei monti e degli altipiani incontaminati dove il grande scrittore amava camminare in silenzio. Diceva Rigoni Stern: “Mai come oggi l'uomo che vive in Paesi industrializzati sente la mancanza di “natura“ e la necessità di luoghi: montagne, pianure, fiumi, laghi, mari dove ritrovare serenità ed equilibrio.“Pino Petruzzelli diventa testimone dell'amore di un uomo per la propria terra, interpretando i protagonisti del libro Uomini, boschi e api, edito da Einaudi.
“Storie che ancora si possono godere purché si abbia desiderio di vita, volontà di camminare e pazienza di osservare.” Insieme, sulle nevi invernali, seguiremo le orme insanguinate di un lepre tanto caparbio da riuscire a sopravvivere alle brutte ferite procurate da un'auto che lo ha investito.
Entreremo nella locanda di un “paese sperso tra le montagne“ e ci riscalderemo bevendo un bicchiere di vino in compagnia di un operaio di città venuto lì, nel mese di ottobre, a trascorrere la sue ferie: “Qui, in questo periodo, tutte le cose che credevo dimenticate nella memoria e nel lavoro della fabbrica me le ritrovo davanti nuove e antiche come l'alba.“
Viaggeremo con l'emigrante italiano che trascorse tutta la vita in America a costruire grattacieli e che, alla fine, oramai stanco e nonno, volle tornare al paesino dov'era nato. Voleva rivedere i luoghi della giovinezza, sentir parlare il dialetto, ritrovare i compagni e, magari, giocando a carte, ricordare quando andavano a morose nelle stalle d'inverno. Ma il destino, in quel viaggio, gli riservò un'altra sorpresa …
L'unica scenografia dello spettacolo solo l'incanto di una notte stellata e i rami di un grande albero.
Solo il cielo e le selve.
“Spero di vivere tanto fino a vedere il mondo rinsavire un po', con la fine degli sprechi e delle cose inutili, del chiasso e delle luci artificiali che non ci lasciano vedere le stelle.
Le troppe luci artificiali hanno fatto il buio nell'anima.”
Mario Rigoni Stern
Qualche info su Pino Petruzzelli.
Regista e attore, diplomato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" di Roma, lavora da anni per mettere la cultura al servizio di importanti cause sociali, andando a conoscere in prima persona le realtà che poi racconta attraverso spettacoli e reportage.
Da fotografo e documentarista free-lance realizza un reportage fotografico su Bosnia e Croazia dopo il conflitto e un documentario sulle riserve degli Indiani Pueblo in New Mexico e Arizona (USA). Dopo l'esperienza statunitense progetta "UNO SPAZIO PER IL RISPETTO", un museo viaggiante che gira l'Italia.
Come regista dirige artisti quali Laura Marinoni, Pino Cacucci, Mirush Kabashi, Mauro Pirovano e Antonella Ruggiero. E' direttore artistico dei Festival Teatrali "Tigullio a Teatro" di Santa Margherita Ligure e “Ponente in Teatro” di Sanremo per cui ha vinto il Premio de “La Stampa” Festival Mare 2004. E' ideatore, autore e regista degli spettacoli raccontati da Bacci Musso che la stampa ha definito la nuova maschera teatrale genovese. Nel 2004 scrive, interpreta e dirige “Il viaggio di Fabrizio De André” coprodotto da GeNova 2004 e “Zingari: l'olocausto dimenticato”, presentato in prima nazionale al XXXVIII Festival Teatrale di Borgio Verezzi e nel corso della trasmissione “Terra!” di Canale 5, raggiungendo il 14% di share.
Nel 2005, con Predrag Matvejevic, scrive “Periplo Mediterraneo” che interpreta e dirige, ed è stato ospite della Stagione 2006/07 del Teatro Stabile di Genova al Teatro Duse.
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