I Mappanesi hanno il sacrosanto diritto di esprimere la propria opinione, non concedere il referendum sarebbe un atto antidemocratico. Da oltre 30 anni i cittadini chiedono la possibilità di esprimersi in merito all'istituzione del Comune attraverso una regolare consultazione popolare. Una richiesta ragionevole, soprattutto se si prende in considerazione l'unicità del caso mappanese. Una frazione di ottomila abitanti suddivisa sotto cinque Comuni con inevitabili problemi sulla gestione del territorio e l'erogazione dei servizi?.
E' quanto afferma il consigliere provinciale Roberto Barbieri (IdV) in merito alla discussione avvenuta oggi in Consiglio provinciale sulla Proposta di legge regionale per il Comune di Mappano.
Spiace constatare la posizione contraddittoria del Pd ? prosegue Barbieri ? sul territorio predica bene, ma nel palazzo razzola male. I sindaci di Borgaro e Caselle, entrambi Pd, hanno sempre inserito nei programmi elettorali l'istituzione del Comune di Mappano. Bisogna ricordare inoltre che la prima proposta di legge per l'autonomia mappanese annoverava tra i firmatari anche il sindaco di Torino Piero Fassino, ai tempi parlamentare di collegio. Invece nella seduta di oggi del consiglio provinciale abbiamo assistito alla posizione nettamente contraria di tutto il gruppo del Partito democratico. Un po' di coerenza non guasterebbe?.
Roberto Barbieri
Consigliere provinciale IdV