«Chi è saggio? Chi si cura quando sta bene». Così spiega Giuseppe Gorruso, professore di inglese scientifico all'Università di Medicina e Chirurgia di Brescia nel suo ultimo libro «Ictus: testimonianze nelle mie memorie (a volte romanzate)» che sarà presentato domenica 25 novembre presso il Santuario della Beata Vergine del Trompone di Moncrivello (VC).
«La scintilla di imbarcarmi in questo progetto è scoccata quando sono stato colpito dall'onda sinistra dell'ictus e inghiottito dalle paludi del malessere, che mi ha inflitto pene assurde senza ragione. I momenti di difficoltà e vulnerabilità svegliano la forza e fanno affiorare, paradossalmente, risorse e potenzialità che non riteniamo di possedere o di cui non siamo pienamente consapevoli». A dialogare con l'autore Gorruso, il giornalista Mauro Anselmo, autore, tra gli altri, di Luigi Novarese. Lo spirito che cura il corpo (CVS Edizioni) che parla della vita e delle opere del fondatore dei Silenziosi Operai della Croce.
Appuntamento per l'incontro organizzato dai Silenziosi Operai della Croce alle ore 11 presso la sala Sant'Eusebio del Complesso del Trompone per conoscere il viaggio di Gorruso dalla malattia alla comprensione di «come il corpo e lo spirito siano strettamente connessi».
Una testimonianza, quella di Gorruso, molto vicina al carisma del beato Luigi Novarese (1914 – 1984) che ha sottolineato con il suo insegnamento l'importanza che la dimensione spirituale viene ad assumere nel rapporto fra l'infermo e la malattia.
«Una persona ammalata, disabile – ha detto Papa Francesco in occasione dell'Udienza del 17 maggio 2014 riservata agli aderenti delle associazioni fondate dal beato Novarese - può diventare sostegno e luce per altri sofferenti, trasformando così l'ambiente in cui vive. Con questo carisma voi siete un dono per la Chiesa. Le vostre sofferenze, come le piaghe di Gesù, da una parte sono scandalo per la fede, ma dall'altra sono verifica della fede, segno che Dio è Amore, è fedele, è misericordioso, è consolatore».