Colleghi, Vi ringrazio per avermi chiamato, per la seconda volta, alla presidenza: un incarico importante, nella mia città, che, con il vostro aiuto, mi auguro di poter svolgere al meglio nell’interesse di questo consesso e dei nostri concittadini. Un saluto al Sindaco Federico Borgna e alla Giunta: a entrambi chiedo di rapportarsi, con il massimo della collaborazione e della trasparenza, col Consiglio Comunale, massima assemblea cittadina per interpretare al meglio, nel rispetto dei ruoli, il compito al quale ognuno di noi è stato chiamato.
Viviamo un momento di estrema difficoltà: la crisi economica, occupazionale e soprattutto morale stanno tracciando un solco tra i cittadini e chi è chiamato a governarli o ad amministrarli. Dobbiamo agire perché, con i fatti, si attui un’inversione di tendenza e si riesca a ricucire quel rapporto di coesione tra cosa pubblica e cittadini indispensabile per affrontare e vincere le sfide cui siamo chiamati. Un pensiero di solidarietà e di vicinanza va, in questo momento, alle popolazioni dell’Emilia colpite dal terremoto, ma anche alle altre, sparse nel nostro Paese, che stanno soffrendo, spesso incolpevoli, anche a causa di pesanti responsabilità che ricadono su chi, avendo potuto e dovuto agire, non ha saputo farlo al meglio. Nella nostra città, in occasione delle recenti elezioni amministrative, al primo turno non si è recato a votare il 31,22 per cento della popolazione e al turno di ballottaggio il 46,51 per cento: numeri importanti che devono far ragionare e impongono di agire con tempestività, serietà e incisività. Vi sono problematiche sul tavolo che debbono essere affrontate con urgenza: la crisi occupazionale, soprattutto giovanile, che riguarda un alto numero di famiglie, la crisi economica, la diminuzione delle risorse per lo stato sociale, la diminuita capacità di acquisto dei salari, la soglia di povertà che sta raggiungendo livelli preoccupanti anche in Cuneo. Il Consiglio Comunale non possiede la bacchetta magica, lo so, ma è in grado con il proprio lavoro, con la programmazione, con la capacità di guardare lontano di intraprendere azioni positive capaci di riattivare un ciclo virtuoso. Penso in questo momento anche alle famiglie che hanno a che fare con la disabilità, con la non autosufficienza, con problematiche connesse con la terza e quarta età, penso a chi affronta il tunnel della malattia ed a chi vede infrangersi i propri sogni e le proprie aspirazioni sul muro di difficoltà insuperabili e, a volte, dell’incapacità della pubblica amministrazione di intervenire. Cuneo è da sempre stata sensibile alle problematiche connesse col welfare: occorre, se possibile, abbassare ancora di più l’asticella. La coesione sociale è importante e determinante sia per il nostro livello di vita sia per assicurare una serena convivenza. A questa missione il Consiglio Comunale è chiamato, con priorità assoluta. Cuneo è peraltro città dagli alti valori, civili, sociali e morali: lo testimonia la nostra storia, lo ribadisce il ruolo di capitale morale di quell’eccezionale Risorgimento che fu la Resistenza. Consentitemi, proprio mentre richiamo i valori assoluti della libertà e della democrazia inviare un saluto deferente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, in forza dell’articolo 87 della Costituzione, rappresenta l’Unità Nazionale ricordando le parole di un suo grande e non dimenticato predecessore, Sandro Pertini: ” Per me libertà e giustizia sociale… costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà. Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero”. Il richiamo ai valori della Resistenza mi consente anche di inviare un saluto cordiale al cittadino benemerito di Cuneo, all’avvocato Nello Streri, che per tanti decenni ha ricoperto funzioni amministrative in questo comune. Colleghi, Il Consiglio Comunale entra oggi nel pieno delle sue funzioni: abbiamo cinque anni di lavoro davanti a noi. Sono certo che sapremo svolgere al meglio il nostro mandato e che, soprattutto in momenti difficili come l’attuale, se sarà necessario, sapremo trovare giuste sintesi nell’interesse della città. Iniziamo questo mandato amministrativo in un momento grave e difficile: mi auguro che quando termineremo, questi mesi non saranno che un brutto ricordo e che il nostro Paese avrà saputo superare l’attuale difficoltà.
Assieme con l’Unione Europea: individuata come “casa comune” da Duccio Galimberti quando ancora gli stati che ora la compongono combattevano tra loro. Apriamo, attraverso anche modifiche statutarie, le porte a orizzonti più ampli, guardiamo avanti. Lo chiedono le nuove generazioni, ma anche una città che col proprio voto ha manifestato a ognuno di noi la propria personale fiducia. Buon lavoro, colleghi, nell’interesse di Cuneo e dell’Italia che è la nostra patria!
Beppe Tassone