Si è tenuta domenica la commemorazione del secondo anniversario della morte di don Francesco Ottavis, parroco di Lamporo per più di mezzo secolo. Al mattino, il giovane don Luca ha celebrato la messa solenne davanti a una comunità molto varia: persone giunte dai vari paesi limitrofi si sono ritrovate unite nella preghiera e nel ricordo di quello che per molti è un santo sacerdote, presente il sindaco Savina Bosso, i parenti, la comunità di Cerrone e di Palestro, alcuni pellegrini di Gassino Torinese, la cantoria.
Nel pomeriggio, nella cappella della Madonna di Lourdes nella chiesa parrocchiale di Trino, il gruppo si è ritrovato per la recita del santo rosario. Presenti don Luca di Lamporo e Crescentino e don Giampiero Olearo di Trino che ha ricordato con parole toccanti don Francesco: “La figura di questo parroco ci aiuta a capire che Dio ha rivelato le cose ai piccoli. Dio è uno, ecco la semplicità di Dio, mentre la realtà che stiamo vivendo è sempre più complessa. Occorre unificarsi, com’è unificato Dio, come incarnava la semplicità di don Francesco. – Ha poi proseguito – Un volta è venuta qui e mi ha chiesto di confessarlo: è stato come confessare un bambino della prima Comunione! – e concludendo – Preghiamo perché possa un giorno diventare un modello per il Clero e affinché interceda per noi, per possedere il suo spirito, unificato, con Dio in sé stesso. Ricordo la sua abitazione, era pulita, bella, respiravi un’aria semplice e intensa, come a casa dei santi.”
Federica Pegorin, presidente dell’Associazione Amporium, ha poi letto alcune delle testimonianze ricevute dai fedeli che l’hanno conosciuto: “Don Edoardo, nuovo parroco di Lamporo, lo definisce santo per la sua vita di prete, cristiano, uomo e amico di tutti; ci hanno lodato per l’iniziativa il parroco di Santhià, don Gian Paolo Turati e monsignor Gian Luca Gonzino, responsabile delle Cause per i santi; lo ricorda con emozione Vanna Fasciola Alesina che a lui ha dedicato il Premio bontà Gina e Giuseppe Fasciola 2010 indetto dalla Sesia; ci ha scritto Cristina Perucca Protti, del Consiglio diocesano, inviandoci un articolo intitolato “Quando i santi ci camminano accanto” – e prosegue – Ho contattato don Emiliano Giolito di San Grisante, grande amico del prevosto, l’OFTAL di Trino, il Santuario del Trompone nella figura di Flavia Bono, gli amici di Palestro nella figura di Pierangelo Ubezzi, tutti lo ricordano con affetto e devozione.”
L’incontro si è concluso davanti alla tomba del sacerdote per un’ultima preghiera.