L'Unione Europea ha presentato per il secondo anno il ranking U-Multirank: non una classifica ma una valutazione analitica articolata che consenta, in modo semplice, di offrire alle singole università una chiave di lettura dei propri punti di forza e delle criticità. U-Multirank è un organismo indipendente finanziato dall'Unione Europea per svolgere questa attività nel triennio 2013-2016. Si tratta del più grande ranking al mondo che, anche con l'uso di database internazionali (pubblicazioni, brevetti, …), ha individuato 31 indicatori, a ciascuno dei quali è assegnato un punteggio che va da A (massimo) ad E.
Nel Multirank 2015, solo l'8% degli Atenei esaminati ha ottenuto più di 10 A - “Very Good”; tra questi c'è il Politecnico di Torino, che si inserisce così nella top100 fra più di 1.200 istituti di formazione di 83 Paesi valutati nella classifica, comprese anche le più importanti università americane come il MIT, Harvard e Berkeley.
Il Multirank si propone di usare una metodologia multidimensionale e gli aspetti valutati sono cinque: didattica (“teaching and learning”), ricerca (“research”), trasferimento tecnologico (“knowledge transfer”), internazionalizzazione (“international orientation”) e rapporti con il Territorio (“regional engagement).
Nel complesso ottima la performance dell'Ateneo con 14 “Very Good” (uno in più rispetto allo scorso anno), particolarmente significativo il punteggio sul “Knowledge Transfer”, in cui il Politecnico di Torino ha ottenuto 6 A su 8 indicatori .
Marco Gilli, Rettore del Politecnico di Torino ha così commentato: “Questo ranking è particolarmente interessante e apprezzabile perché non solo coinvolge un numero davvero elevato di università ma soprattutto perché è basato su un'analisi a tutto tondo che deriva dal lavoro di un gruppo di esperti internazionali. Il Politecnico di Torino è stato valutato molto positivamente e rientra tra le prime 100 Università del mondo, a conferma della qualità sulla ricerca e formazione del nostro Ateneo e soprattutto delle politiche che stiamo adottando sul trasferimento tecnologico sulle quali abbiamo ottenuto i maggiori apprezzamenti. A questo proposito, vorrei ricordare che l'Ateneo, anche in attuazione di quanto previsto dal suo piano Strategico, ha da qualche mese avviato un laboratorio interdipartimentale dedicato al Technology Transfer, che ha già portato i primi frutti in termini di supporto alla progettazione europea, ottenendo i primi finanziamenti”.
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