Sono quindici i finalisti dell'edizione 2015/2016 del premio letterario Scrivere Donna indetto da Neos edizioni, guidata da Silvia Maria Ramasso: i loro racconti sul tema “Lavoro dunque sono?” saranno pubblicati nell'omonima raccolta antologica e offriranno una riflessione sulle esperienze, i sentimenti e i pensieri delle donne alle prese con il valore esistenziale del loro lavoro.
Si avvia quindi a conclusione la settima edizione di un premio letterario che ha raggiunto visibilità e seguito nazionale (quest'anno gli elaborati provengono da Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Sardegna e Sicilia) e piena maturità artistica, facendo registrare una crescita costante del numero dei partecipanti e del livello delle opere in concorso, come sottolineato da Silvia Maria Ramasso, editrice di Neos edizioni e membro – assieme a Cristina Trinchero, Bruna Bertolo, Federico Audisio di Somma e Caterina Romeo – della Giuria incaricata di definire la lista dei finalisti e proclamare il vincitore: “Nonostante l'argomento non facilissimo, sono arrivati in casa editrice oltre sessanta elaborati di ottimo livello, sia dal punto di vista dei contenuti che dello stile letterario. Dato il gran numero di racconti meritori, anche quest'anno la giuria ha deciso di allargare la pubblicazione oltre i dieci racconti primi classificati, inserendo anche cinque racconti segnalati dalla casa editrice come particolarmente significativi”.
Gli approcci al tema sono i più diversi, e da questo insieme di registri narrativi individuali scaturisce una narrazione corale delle diverse tappe del percorso lavorativo: dalla ricerca del primo impiego al momento della pensione, dalle insoddisfazioni dei dipendenti al disagio dei precari, dal dilemma di chi lo vive in opposizione alla dimensione familiare a chi lo trasforma in uno strumento sociale e lo colloca in ambito sindacale. E ancora: la dimensione della competizione femminile e la condizione delle raccoglitrici di lavanda in un racconto ambientato nel Novecento.
Scenari diversi, ma ugualmente capaci di stimolare la riflessione sul valore esistenziale del lavoro femminile utilizzando lo strumento del racconto, genere letterario prediletto – non a caso - da Neos edizioni, come spiega l'editrice Silvia Maria Ramasso: “Il racconto è uno strumento flessibile che consente di affrontare in maniera creativa quasi tutti i temi, anche quelli più originali o tecnici e complessi; nello stesso tempo è un genere di scrittura impegnativo che palesa immediatamente la qualità della costruzione letteraria. Gli elaborati che partecipano al Premio si connotano per una qualità di contenuto, stile letterario e creatività mediamente elevata, segno che nella maggior parte dei casi gli autori sono scrittori che hanno già maturato una notevole esperienza e non di rado s'incontrano talenti narrativi di livello sorprendente”.