A Rivalta di Torino si è appena conclusa la “passeggiata esplorativa” sui luoghi dell'ipotetico cantiere della tratta nazionale del TAV. L'iniziativa ha riscosso un notevole successo in termini di partecipanti, sia dal punto di vista istituzionale che da quello della cittadinanza.
L'Amministrazione Comunale di Rivalta di Torino, che nel proprio programma di mandato ha particolarmente evidenziato l'impegno nel contrasto all'opera ritenuta inutile, dannosa e dispendiosa, ha aderito all'iniziativa del comitato no Tav locale e del coordinamento dei comitati no Tav Val Sangone e collina morenica ed ha a sua volta invitato ad aderire le altre amministrazioni contrarie all'opera.
La risposta è stata importante: erano presenti le Amministrazioni Comunali di Torino, rappresentata dal suo vicesindaco, Avigliana, Almese, Venaria, Sant'Ambrogio, San Didero, Susa, Villarfocchiardo e i comuni di Caprie e Chiusa San Michele hanno trasmesso la propria adesione pur nell'impossibilità di essere presenti.
Solidarietà anche dall'Anpi di Grugliasco.
Nell'assemblea pubblica che ha preceduto la “passeggiata” sono state ampiamente illustrate le conseguenze che il cantiere avrebbe sul territorio di Rivalta:
- Circa 1 milione di metri quadrati in gran parte agricoli compromessi per sempre.
- Colossali movimenti di materiali di scavo destinati a innalzare una duna artificiale sul Sangone.
- Consumo di suolo senza precedenti, che si aggiungerebbe a quello già sacrificato alla cementificazione sconsiderata.
- Minaccia ai beni culturali: la millenaria Cappella di San Vittore e il suo ciclo di affreschi del XV secolo di scuola jaqueriana si trovano a poche decine di metri dalla trincea che ospiterebbe i binari.
- Deterioramento irreversibile della qualità della vita, dell'aria, delle relazioni e del paesaggio.
Quasi due milioni di euro preventivati per un inutile doppione della ferrovia già esistente tra Avigliana e Torino. Un prezzo inaccettabile su tutti fronti: economico, ambientale, culturale, qualità della vita degli abitanti compromessa per almeno un decennio.
L'Amministrazione di Rivalta ribadisce la propria ferma contrarietà all'opera e continuerà a ricercare e praticare ogni forma di resistenza burocratico amministrativa, in raccordo con le altre Amministrazioni contrarie, e ad assicurare ai comitati locali No Tav la piena collaborazione nel rispetto dei reciproci ruoli.
|