Sabato 9 luglio scorso a Rivalta cittadini e amministratori hanno ribadito la loro contrarietà alla Torino Lione, un'opera palesemente inutile, come già parzialmente ammesso dallo stesso Governo. Paolo Foietta, attuale commissario straordinario, si affanna (anche attraverso numerose dichiarazioni apparse su svariati mezzi di informazione all'indomani del successo della manifestazione rivaltese) a proporre migliorie al devastante Progetto Preliminare formalizzato da RFI nel 2011, e dichiara che molte cose dette alla manifestazione del 9 luglio non rispondono alla realtà. Ci risulta che l'unico progetto esistente, pubblicato ufficialmente, sia quello preliminare che, pur non essendo ancora stato approvato dal CIPE, riporta tutti i dati enunciati durante la manifestazione. Un progetto, peraltro, rispetto al quale il Comune di Rivalta ha presentato ben 130 pagine di osservazioni nel 2012 a cui non è stato dato riscontro. Rivalta ha un tale profondo senso delle Istituzioni che ritiene di dover ragionare solo su atti ufficiali e non su più o meno attendibili dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa foss'anche dal Ministro Delrio.
La sortita del Ministro Delrio del 1° luglio dimostra come coloro che stanno progettando la nuova linea siano in totale confusione. Stanno cambiando i progetti, come si cambia l'arredamento di un salotto. La nuova linea è diventata uno spezzatino. Il TAV viaggerà per alcuni tratti su binari ad alta velocità per poi ritrovarsi sulla linea storica. Il problema del “collo di bottiglia” di Torino rimane irrisolto.
In ogni caso le dichiarazioni del Ministro Delrio hanno sostanzialmente sconfessato il lavoro fin qui svolto (e profumatamente remunerato con soldi pubblici) da Virano prima e da Foietta poi.
Oggi i Comuni No Tav rappresentano la stragrande maggioranza del territorio e della popolazione interessata dall'ipotesi di nuova linea Torino Lione. Il prossimo 21 luglio a Rivalta, si riuniranno per valutare insieme la situazione e concordare ulteriori iniziative.
L'Osservatorio, come noto, non è mai stata una sede decisionale. Un organismo ormai superfluo che ha fallito il suo obiettivo di ammansire ed emarginare i contrari al TAV. Dopo anni di discussioni e denaro pubblico profuso, se il progetto è migliorabile vuol dire che i Commissari di Governo Virano e Foietta hanno fatto male il loro lavoro.
Il nostro Paese non ha tempo da perdere: la sanità, il trasporto pubblico, la lotta al rischio idrogeologico sono le vere priorità, non la Torino Lione. La vera esigenza trasportistica della nostra zona è la ferrovia metropolitana: si proceda alla sua realizzazione senza vincolarla a un discutibile concetto di compensazione (che per altro ci è già stato “venduto” per l'inceneritore, rivelandosi poi una “bufala”). |