COMUNICATO STAMPA
VIII CONCERTO IN ABBONAMENTO
Marco Rizzi violino
Guido Rimonda direttore
Orchestra Camerata Ducale
Sabato 25 marzo 2017
Teatro Civico di Vercelli, ore 21.00
Concerto in abbonamento
L'integrale dei Concerti per violino di Mozart – parte IV
Presentazione di Fabio Sartorelli
PROGRAMMA
A.Salieri - Sinfonia in re maggiore ‘La Veneziana'
W.A.Mozart - Concerto n. 1 in si bemolle maggiore per violino e orchestra, K 207
F.Mendelssohn-Bartholdy - Sinfonia n. 10 in si minore per archi
W.A.Mozart - Concerto n. 2 in re maggiore per violino e orchestra, K 211
UNA SERA AL TEATRO CIVICO DI VERCELLI CON MARCO RIZZI E LA CAMERATA DUCALE
Una nuova serata all'insegna della grande musica sabato 25 marzo (Teatro Civico di Vercelli, ore 21, concerto in abbonamento), il XIX Viotti Festival offrirà ancora un appuntamento che coinvolgerà tutti i presenti. Si tratta del quarto appuntamento dell'integrale dei Concerti per violino di W. A. Mozart, protagonista di questa stagione concertistica, e rappresentato da un programma di assoluto livello che non potrà che suscitare che grandi emozioni nel pubblico. A esaltare la grandezza di Mozart, il violinista Marco Rizzi, musicista eccelso, pluripremiato nei principali concorsi internazionali (Cajkovskij, Queen Elisabeth, l'Indianapolis per citarne alcuni) e considerato uno dei più interessanti violinisti della nuova generazione.
Rizzi sarà accompagnato dall'Orchestra Camerata Ducale diretta da Guido Rimonda. In programma – oltre i concerti per violino K 207 e 211 - altre due composizioni affidate questa volta alla Ducale e Rimonda: la sinfonia Veneziana di Antonio Salieri e la sinfonia n.10 in si minore per archi di F.Mendelssohn Bartholdy.
E anche questa volta importante sarà l'introduzione musicologica affidata a Fabio Sartorelli, docente di Storia della Musica presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como. Non mancherà l'ormai apprezzato incontro – durante l'intervallo del concerto - Appuntamento al foyer alla scoperta delle eccellenze vercellesi. Tema della serata L'abbazia di Lucedio tra arte e musica con il conte Paolo Salvadori attuale proprietario dell'Abbazia, l'Architetto Giorgio Gaietta e la dott.ssa Cinzia Lacchia conservatore del Museo Borgogna.
Di seguito alcune note sulle composizioni in programma:
Antonio Salieri il rivale, invidioso, in preda a eterno livore; la leggenda del musicista che giunge addirittura a por mano al veleno, trasformandosi nel presunto assassino di Mozart, sorse presto in ambito romantico e ci pensò Puškin a darle le ali. In realtà Salieri fu musicista di valore, benché non un genio. E allora basterà ascoltare questa sua amabile Sinfonia detta ‘La Veneziana' per rendersene conto: a un pimpante Allegro dal rassicurante secondo tema fa seguito un Andantino dai profili piacevolmente galanti e dalle scorrevoli terzine, interpuntato da sospirose appoggiature. Da ultimo un Presto che, prendendo l'avvio con boscherecce fanfare, seduce fin dai primi istanti, nonostante una certa ripetitività. In programma, poi, i Concerti di Mozart K 207 e K 211 (a chiudere la prima e la seconda parte) e si tratta dei primi due dei complessivi cinque destinati al violino: sorprendete frutto di un Mozart all'epoca diciannovenne Konzertmeister presso l'orchestra arcivescovile di Salisburgo, furono composti con incredibile rapidità tra aprile e dicembre del 1775, verosimilmente per Antonio Brunetti. Quanto al K 207 da rimarcare il bel cantabile dell'Adagio, dal secondo tema “zampillante” come uno degli spunti dell'Andante della Haffner; a incorniciarlo un Allegro brillante e saporoso, tutto arguzie e slanciati passaggi e infine un Presto di scintillante brio, percorso da svettanti scale degli archi e bonari interventi dei fiati. A sovrastare il tutto il virtuosismo del solista. Medesimo conio formale e stesso organico per il K 211 che si apre con un conciso Allegro dagli incisivi ritmi puntati, in bilico tra assonanze col ‘galante' Johann Christian Bach e climi da opera buffa; prosegue poi con le aure arcadiche ‘alla Haydn' di un soave Andante (vago presagio di «Dove sono i bei momenti») per concludersi infine con un ‘capriccioso' Rondò dai perturbati passaggi il cui refrain pare il cartone preparatorio per il finale del pianistico K 467. A completare il programma una ancor più precoce pagina: ben prima di raggiungere la meritata fama di sinfonista, con le sue cinque opere maggiori, l'adolescente Mendelssohn tra il 1821 e il ‘23 pose mano infatti a una dozzina di Sinfonie per archi. Sia pure ancora stilisticamente incerte, rivelano tratti già personali. Nel caso della Sinfonia n. 10 in si minore per archi la scelta della tonalità di si minore - la stessa della schubertiana Incompiuta - è indicativa d'una certa stimmung. S'apre in regime di Adagio, con un'introduzione classicheggiante dalle inflessioni gluckiane, laddove le palpitanti figurazioni del successivo Allegro rivelano invece curiose parentele con l'opera del boemo Dussek.
Marco Rizzi, premiato nei tre concorsi più prestigiosi per violino - il Čajkovskij di Mosca, il Queen Elizabeth di Bruxelles e l'Indianapolis Violin Competition - è particolarmente apprezzato per la qualità, la forza e la profondità delle sue interpretazioni. Come uno dei più interessanti violinisti della nuova generazione, nel 1991 gli viene conferito su indicazione di Abbado l'Europäischen Musikförderpreis. L'attività artistica lo ha portato ad essere regolarmente ospite di sale quali la Scala di Milano, la Salle Gaveau e la Salle Pleyel a Parigi, il Lincoln Center di New York, la Sala Grande del Conservatorio di Mosca, la Musikhalle di Amburgo, il Tivoli di Copenhagen, il Concertgebouw di Amsterdam, la Konzerthaus di Berlino. Ha suonato con direttori quali Chailly, Vonk, Ceccato, Noseda, Jurowski, Eötvös, Denéve, Neuhold e con rinomate orchestre quali Staatskapelle Dresden, Indianapolis Symphony Orchestra, Royal Liverpool Philharmonic, Orchestre de Concerts Lamoreux, Hong Kong Philharmonic, Rotterdam Philharmonisch, Orquesta RTVE di Madrid, BBC Scottish, Nederlands Philharmonic e numerose altre. In collaborazione con artisti quali Lucchesini, Brunello, Zylberstein, Hoffman, Imai, affianca all'attività solistica una dimensione cameristica vissuta con passione. Residente in Germania, dall'ottobre 2008 è docente alla Hochschule für Musik di Mannheim e dal 2007 è professore titolare alla Escuela Superior de Musica Reina Sofia di Madrid. Viene spesso invitato a far parte della giuria di importanti concorsi internazionali come lo Joachim di Hannover, il Queen Elisabeth di Bruxelles e il Paganini di Genova. Suona un Guarneri del 1743 messo a disposizione dalla Fondazione Pro Canale.
Fabio Sartorelli, insegna Storia della musica al Conservatorio “G. Verdi” di Como e Guida all'ascolto dell'opera lirica e del balletto all'Accademia del Teatro alla Scala di Milano. Tiene regolarmente corsi e lezioni per la Bocconi di Milano, il Piccolo Teatro e l'Università Ca' Foscari di Venezia. Viene invitato a parlare di opera e balletto dalle maggiori istituzioni italiane e straniere: Petruzzelli di Bari, La Scala di Milano, Teatro Nazionale dell'Opera di Bucarest, Arena di Verona, Milano per la Scala (a Palazzo Clerici), Fondazione Bracco (teatrino di Palazzo Visconti), Festival di musica da camera di Mantova. Per i primi dieci anni di vita dell'Accademia del Teatro alla Scala ha curato i testi di un volume commemorativo edito da Mondadori e, fra il 2012 e il 2013, di due cataloghi dedicati rispettivamente ai costumi delle opere di Puccini e Verdi per la Fondazione Bracco di Milano. Nel 2014 è uscito il volume Giorgio Strehler, un uomo per Milano, un teatro per l'Europa da lui curato assieme allo storico Alberto Bentoglio e al critico cinematografico del «Corriere della Sera» Maurizio Porro. Dal 2016 tiene regolarmente conversazioni presso il Museo teatrale alla Scala nell'ambito dell'iniziativa Che spettacolo di museo, inerente le opere in cartellone, con la partecipazione di giovani attori del Piccolo Teatro. Si è laureato con lode in Musicologia all'Università di Bologna.
Il prossimo appuntamento con il Viotti Festival è fissato per sabato 8 aprile 2017 (Teatro Civico, ore 21, concerto in abbonamento) con il quarto concerto della sezione cameristica che vedrà come protagonisti il duo formato da Lamberto Curtoni al violoncello e Carlo Guaitoli al pianoforte.
INFO BIGLIETTERIA:
Biglietti a 10 a 25 €
Ritiro biglietti:
Box office Teatro Civico (via Monte di Pietà 15, Vercelli)
Sabato 25 marzo 2017 dalle ore 17,00 alle ore 19,00, dalle ore 20.00 alle ore 21.00
INFO: biglietteria@viottifestival.it – www.viottifestival.it
tel. 011 75.57.91 dal lunedì al venerdì ore 9.00 | 16.00
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