La legge italiana, 215/92 "Azioni positive per l'imprenditoria femminile" prevede delle agevolazioni per le imprese costituite o da costituire formate in prevalenza da donne.
Chi può usufruirne?
Possono fare domanda :
- le micro, piccole e medie imprese, iscritte al Registro delle imprese, che rientrino nella definizione di impresa femminile, ovvero:
1.società cooperative e società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne;
2.società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne
3.imprese individuali gestite da donne;
- le professioniste iscritte agli ordini professionali, nonché a quelle aderenti alle associazioni professionali iscritte nell'elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico
- Possono accedere i soggetti appartenenti a qualsiasi settore, con l'eccezione dell'industria automobilistica, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dell'industria carboniera, della siderurgia e delle attività finanziarie. Nel trasporto sono ammissibili solo le imprese che effettuano trasporto merci su strada. Le imprese agricole possono utilizzare soltanto la controgaranzia rivolgendosi ad un Confidi che opera nei settori agricolo, agroalimentare e della pesca.
-Non sono previsti limiti di età
Quali tipi di agevolazioni spettano alle imprese femminili?
- Regionale: tramite dei bandi che sono in parte a fondo perduto, vale a dire finanziamenti costituiti da una parte di capitale che non deve essere restituito, generalmente il 50% o 80% e il resto rimborsato in rate mensili a tasso agevolato
- Nazionale: non è un contributo economico, ma permette di richiedere un finanziamento garantito dallo Stato, attraverso il Fondo di Garanzia. Il Fondo non interviene nei rapporti tra il beneficiario e la banca né tanto meno sui tassi di interessi applicati, ma sulle garanzie reali, assicurative e bancarie. Le domande per la concessione della Garanzia dello Stato possono essere presentate sia dalle imprese femminili che dalle professioniste, direttamente alla banca e al Fondo.
-Microcredito: anche questo tipo di agevolazione prevede non un contributo economico ma la garanzia sull'eventuale prestito richiesto da imprese femminili già costituite o da professioniste con Partita IVA da almeno 5 anni.
Per accedere al microcredito le imprese e le professioniste non devono avere più di 5 dipendenti e 10 in caso di Società di persone, SRL semplificate e cooperative.
-Autoimpiego Invitalia: strumento di sostegno per creare, sviluppare ed avviare piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupate e donne in cerca di prima occupazione.
Come e dove si presenta la domanda?
Le donne interessate ad accedere ai finanziamenti a fondo perduto e alle agevolazioni devono verificare l'uscita dei bandi sul sito del MISE o della propria regione. Tali bandi, sono infatti periodicamente pubblicati, di volta in volta, specificando le risorse disponibili, le modalità di finanziamento a fondo perduto e delle agevolazioni per l'Imprenditoria femminile.
Una volta uscito il bando, e verificato il possesso dei requisiti, è possibile poi presentare la domanda, utilizzando i moduli pubblicati sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Successivamente all'invio della domanda, l'Ente gestore, provvede alla pubblicazione della graduatoria sulla base di criteri bene precisi quali: occupazione, fattibilità dell'idea di impresa, partecipazione femminile, business plan, certificazioni ambientali e di qualità.
I professionsiti del nostro Studio professionale, sono a disposizione per maggiori informazioni a riguardo
Studio Clarus:
Chieri (TO) Via San Domenico 9
011 0764086
http://www.investimentichiari.com/