Sulla strada delle Abbazie
A Morimondo con il MEC
Primo appuntamento del 2022 per il Mercatino Enogastronomico della Certosa a Morimondo: domenica 13 Febbraio, vigilia di San Valentino, trasferta alle porte di Milano per idee regalo ed eccellenze enogastronomiche a chilometro vero.
Non solo MEC ma anche il mercatino degli hobbisti a popolare la Corte dei Cistercensi di uno dei borghi più belli d'Italia
Mercatino Enogastronomico della Certosa
13 Febbraio 2022
Dalle 9
Corte dei Cistercensi, Morimondo (Mi)
Ingresso libero
Per informazioni 347 7264448
Morimondo, Febbraio 2022. Primo appuntamento alle 9 di domenica 13 Febbraio per il farmers' market della Certosa in trasferta in uno dei Borghi più belli d'Italia alle porte di Milano e sede di una delle abbazie romaniche lombarde più belle e suggestive.
Il giorno della vigilia di San Valentino la Corte dei Cistercensi si popolerà di artigianato degli hobbisti ed eccellenze enogastronomiche: tra queste le Offelle di Parona, distillati, frutta, verdura e olio oliva, fichi d'India e olive della Trinacria. E ancora miele, confetture e verdure sott'olio, cioccolato, formaggi dal canavese e dalla Valtellina, frutta secca e nocciole dal Piemonte, vino.
Occasione per una gita fuori porta alla scoperta dell'Abbazia: proseguono le visite (previa esibizione del Green Pass) al Complesso monastico accompagnati da operatori alle 10:30, alle 15:00 e alle 15:30. Le visite sono a gruppi, solo su prenotazione e scrivendo a fondazione@abbaziamorimondo.it oppure chiamando lo 02 9496 1919.
Tra le attività in programma, inoltre, previa prenotazione ed iscrizione (modulo al link https://www.abbaziamorimondo.it/iscrizione-laboratorio-scrittura ) anche un Laboratorio di scrittura sulla calligrafia cistercense.
La storia di Morimondo ruota intorno alla vicende della sua abbazia e dei monaci dell'ordine dei Cistercensi che la fondarono: giunti nel 1134, dodici monaci del monastero di Morimond in Borgogna diedero inizio alla costruzione del monastero, concluso solo nel 1297. La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi; la facciata presenta un taglio a capanna, il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare. Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522.