8 – 26 aprile 2022
Via Riccardo Sineo, 10 - 10124 Torino – Italia
In esposizione le opere di: Eroverety – Ugo Nespolo (opere di una collezione privata)
Sviluppo, curatela: Alessandro Allocco – Damiana Allocco
Allestimento: ATB Associazione Culturale
ATB Associazione Culturale presenta la mostra "Improbabilĭa: tra scienza e filosofia" di Eroverety in dialogo con opere di Ugo Nespolo provenienti da una collezione privata. L'esposizione è stata pensata come parte del progetto #nEXTRAditio, espressione delle attività dell'Associazione per il 2022 dedicate ai giovani, alla digitalizzazione, al green, all'uguaglianza, ai progetti con una precisa vocazione territoriale dall'approccio curatoriale definito, rivolti a una community e a fruitori interessati a proposte dal taglio ben specifico. Un percorso culturale di esibizioni artistiche internazionali, quello di ATB per tutto il 2022, in modalità blended. Con il progetto #nEXTRAditio, ATB Associazione Culturale intende riproporre e ridefinire alcune delle modalità tradizionali di fruizione artistica proponendo opere contemporanee, talvolta sperimentali, ma in un contesto che favorisca anche un impegno di formazione e di recupero della tradizione artistica, valoriale e culturale. Questi i cardini della programmazione (nel corso dell'anno esporranno artisti italiani e internazionali) ben rappresentati dalla mostra "Improbabilĭa: tra scienza e filosofia".
"Fin dalle prime opere, risalenti agli anni '80, Eroverety insegue col proprio pensiero, in bilico tra scienza e filosofia, una dimensione cosmica. Attratto inizialmente dalle architetture impossibili di Escher e dalle sue esplorazioni dell'infinito e delle geometrie interconnesse da forme discontinue, ha realizzato una serie di lavori in cui predominano complesse strutture sospese nello spazio e nel tempo che sembrano delineare un nuovo 'cosmofuturismo'". (Maria Erovereti)
È in questo ambito che si sviluppa la ricerca di Eroverety: tra le indagini sul cosmo, le geometrie dei frattali e l'infinitamente piccolo in una dimensione al contempo sincronica e diacronica fatta di strutture interconnesse, ma dalle forme discontinue, sospese in una "Materia Oscura" che segue insondabili regole atemporali. Una dimensione filosofica, quella di Eroverety, che completa una visione cosmica naturale dall'aspetto duale e speculare sia nel grande che nel piccolo. Una dimensione che l'artista prova a esplorare cercando una sintesi tra realtà e astrazione, tra pensiero puro e prosaico, tra creatività e serialità. Le complesse strutture fluttuanti in uno spazio illimitato, indefinito, iconico, si presentano talvolta incomprensibili, improbabili, ambigue e paiono delineare mondi tanto estranei quanto sofisticati come nell'opera Meteora (1987) che "rappresenta una megalopoli siderale, immenso corpo celeste metropolitano che si espande nel vuoto e, come una cometa, si dissolve in una scia di puntini luminosi nello spazio profondo. Uno spazio desolato in cui l'uomo, insignificante atomo di nulla, è svanito dopo aver disseminato all'infinito le proprie tracce. I reperti delle sue creazioni ne sanciscono l'assenza in un urlo solitario che si disperde nella profondità dell'universo" (Maria Erovereti) o nell'opera Alta Marea in cui le "architetture che si propagano nell'infinità dello spazio scuro sono attraversate da immaginifiche scale che si perdono nell'inconoscibile” (Maria Erovereti). Anche l'autosimilarità della natura e la somiglianza conforme al ricordo cristallizzato da qualche parte nel subconscio apparentemente inaccessibile sono temi trattati nelle ricerche di Eroverety, come nell'opera Vecchi merletti (1988) in cui "i cristalli di neve – il fiocco di neve o merletto aureo di Koch – diventano dei preziosi pizzi gialli e azzurri la cui delicata struttura geometrica si propaga nello spazio in reiterazioni crescenti" (Maria Erovereti). Un mondo, quello dell'artista calabrese, inaspettato e a volte nostalgico che svela, per lo più involontariamente, la propria potenza emozionale alla costante ricerca della consapevolezza, della comprensione di un significante mediato dalla ripetizione ossessiva di un attimo speciale.
Nato nel 1956, Eroverety ha frequentato l'Istituto d'Arte e la facoltà di Urbanistica. Attratto inizialmente dalle architetture impossibili di Escher e dalle sue esplorazioni dell'infinito, ha in seguito rivolto la sua attenzione alla geometria dei frattali in cui l'infinitamente piccolo riflette la struttura del tutto in una miriade di riproduzioni crescenti di se stesso. Ha iniziato l'attività espositiva alla fine degli anni '80 esponendo in mostre personali e collettive. Negli anni '90 ha approfondito una ricerca sull'acustica in cui ha espresso anche la propria attività di designer creando delle sculture-diffusori acustici con i quali ha partecipato a prestigiose esposizioni internazionali riscuotendo numerosi riconoscimenti.
Improbabilĭa: tra scienza e filosofia – Eroverety – Nespolo (opere di una collezione privata)
8 – 26 aprile 2022 – ingressi contingentati - Vernissage: venerdì 8 aprile 2022, a partire dalle ore 18:00
ATB Associazione Culturale – Via Riccardo Sineo, 10 - 10124 Torino Info: mobile +39 333 362 5949
W: www.atbassociazioneculturale.org – E: atbartgallery@gmail.com
Orari di apertura - su appuntamento nel rispetto delle norme di sicurezza emergenza Covid-19
lun-ven: 15:00 – 18:30, sabato e altri orari sempre su appuntamento
(per rendere fruibile la mostra sarà realizzato un reel disponibile su Instagram e sul blog del sito di Associazione)
Ingresso libero