Capodanno è, a Boves, il momento, ormai irrinunciabile, della “Fiaccolata della pace”, organizzata dalla emanazione comunale “Scuola di Pace” (in collaborazione con varie Associazioni, Santos Milani e Comunità di Mambre in testa, a fianco della Consulta Giovani), con partenza da Piazza dell’Olmo, alle 17,30 di sabato 1° gennaio, e percorso ad anello (momento di incontro finale in
Casa don Bernardi).
È stata preceduta, alle 17, da Messa in Parrocchiale in occasione della “Giornata Mondiale della Pace” (intitolata “Libertà religiosa, via per la Pace”). Il tema della fiaccolata scelto per quest’anno è stato: “Articolo 11 della Costituzione nazionale: l’Italia ripudia la guerra”, il percorso ha attraversato Piazza Garibaldi per rientrare verso Corso Bisalta, raccogliere riflessione delle Sorelle Clarisse del convento bovesano, transitare davanti alla Scuola Media.
Al termine il “Tavolo delle Associazioni” ha portato il suo saluto, precedendo concerto di Luca Peirone (brani di cantautori italiani e canti partigiani, mentre schermo proiettava immagini della storia italiana e mondiale dell’ultimo secolo, alternate a quelle delle attività della “Scuola” e delle celebrazioni
comunali, del 25 Aprile e 19 Settembre, anniversario della rappresaglia tedesca su Boves del 1943).
Come sempre sono arrivati i patrocinii dei Comuni di Cuneo e Borgo San Dalmazzo. Presente era il sindaco di Cuneo, Alberto Valmaggia, accanto al Primo Cittadino bovesano, Mario Giuliano, ai suoi predecessori Giorgio Biarese, Piergiorgio Peano e Riccardo Pellegrino, all’ex Consigliere Regionale bovesano Sergio Dalmasso, al Parroco ed al Maresciallo dei carabinieri.
Vi abbiamo stimato la partecipazione di oltre trecento persone, tenendo conto di duecento fiaccole distribuite, di molti che non l’hanno presa, di tanti, partecipanti abituali, che, ormai (persone “impegnate” della zona), “riciclano” ogni anno quella dell’edizione precedente...
Nel discorso introduttivo la Coordinatrice della “Scuola”, Costanza Lerda, ha fatto notare, dal sagrato della Parrocchiale, come questo percorso, tra vie quali quelle dedicate a Vittorio Veneto ed ai partigiani Giovanni e Spartaco Barale, abbia voluto unire memorie resistenziali e della Prima Guerra Mondiale.
La Madre Superiore del Convento delle Clarisse ha collegato i valori della Costituzione citati agli ideali francescani di pace, rinnovando l’appello ad esserne “strumenti”. Ha citato lo scienziato ebreo Albert Einstein, costernato non dal vedere qualcuno che “fa il male”, quanto la maggioranza che non vi si oppone.
Ha mirabilmente colto la metafora delle fiaccole, che illuminano la notte in uno dei giorni più bui dell’anno, il cui calore attenua questo momento di gelo.
Alla fine, come al solito, la “Bottega del commercio equo e solidale, qui e là”, ha offerto panettone e bevande calde. Per un nutrito gruppo di partecipanti vi è stato, anche, momento di ristoro e convivio in locale
bovesano.

Già il Direttivo è al lavoro per definire il programma della “Giornata della memoria” (sull’olocausto ebraico durante la Seconda Guerra Mondiale) di fine gennaio (“Esposizione sull’Olocausto” al Borelli, visitabile dalle 17 alle 19, i festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, sin al 27, inaugurazione, alle
18, la sera di sabato 30 recita teatrale a cura della registra bovesana Elide Giordanengo, “Il cielo è di tutti gli uomini”) ...