Si chiama COLTHERES. E' un progetto europeo che prenderà ufficialmente il via il 27 e 28 gennaio alle ore 9 con un incontro scientifico presso l'IRCC di Candiolo, a cui parteciperanno tutti i gruppi coinvolti. I ricercatori che partecipano a questo progetto sono gli stessi che due anni fa hanno scoperto un nuovo test diagnostico che è oggi applicato in tutto il mondo: il test del KRAS. I ricercatori di Coltheres hanno precedentemente scoperto che un semplice test molecolare (che valuta quando il gene – interruttore Kras è mutato) consente di identificare i pazienti oncologici che hanno maggiore probabilità di risposta ai farmaci.
Per semplificare si potrebbe paragonare il nostro genoma ad un complesso quadro di comando, composto da circa quarantamila interruttori (i nostri geni), dalla cui posizione reciproca dipendono le funzioni cellulari. Oggi è possibile individuare in modo preciso quali sono gli interruttori rotti o alterati (le mutazioni nei geni) nei tumori umani consentendo sia nuove procedure diagnostiche che lo sviluppo di terapie personalizzate. Come conseguenza, il trattamento di una serie di neoplasie è radicalmente cambiato, consentendo di sviluppare terapie mirate e di identificare rapidamente i pazienti che da esse possono trarre beneficio.
In questo filone di ricerca si inserisce un progetto denominato Coltheres, che l’Unione Europea ha deciso di sostenere con un finanziamento di 6 milioni di euro. Al progetto partecipano 10 gruppi europei (Italia, Spagna, Inghilterra, Belgio, Svizzera, e Olanda) che includono oncologi medici, patologi, ricercatori di base e due aziende biotecnologiche. Il progetto, che durerà quattro anni, è stato finanziato dalla EU nell'ambito del settimo programma quadro. Il coordinatore del progetto è il professor Alberto Bardelli del Dipartimento di Scienze Oncologiche della Facoltà di Medicina dell’Università di Torino. Per il progetto il Dipartimento di Scienze Oncologiche riceverà 1,7 milioni di euro di finanziamento.
Coltheres si pone di andare oltre il test Kras e di identificare nuovi e sempre più specifici marcatori molecolari in grado di indirizzare i pazienti verso le terapie da cui possono trarre maggior beneficio, consentendo allo stesso tempo un notevole risparmio economico per il servizio sanitario. Coltheres si concluderà con alcuni trials clinici di nuova generazione in cui i pazienti verranno seguiti individualmente con analisi non invasive basate sulla sequenza del DNA. Questi test consentiranno di proporre ai pazienti nuovi farmaci a bersaglio molecolare personalizzati sulla base del profilo molecolare del singolo tumore.
Commissione Media
Facoltà Medicina e Chirurgia Torino
Pierpaolo Berra