Da alcuni mesi un operaio 30enne scapolo originario di ASTI che vive e lavora ad ALBA perseguitava una donna 50enne del luogo dipendente pubblico che da un anno era rimasta vedova.
L’uomo aveva conosciuto per caso la donna quando lei, per un certo periodo, ha svolto mansioni di sportello al pubblico negli uffici presso cui lavora. L’operaio, sin da subito invaghitosi sentimentalmente della signora benché fosse di venti anni più grande di lui e che tra l’altro da poco aveva perso il marito, ha cominciato a fargli alcune avances sempre con maggiore insistenza senza però essere minimamente corrisposto dall’impiegata. E’ poi passato alle vie di fatto infatti, dopo essere riuscito ad avere il numero del cellulare di lei con un escamotage, ha iniziato a tempestarla di sms anche minacciosi per indurla ad uscire con lui, pedinava la vittima all’uscita di casa o del luogo di lavoro e gli aveva un paio di volte anche rigato la fiancata della sua auto in sosta.
La situazione era diventata insostenibile per l’impiegata che viveva con ansia e timore l’atteggiamento pressante dello stalker e finalmente, su consiglio di alcune sue amiche, si è recata in caserma per denunciare i fatti.
I Carabinieri della Stazione di ALBA, una volta ricevuta la denuncia della donna, si sono subito messi al lavoro per identificare l’autore dello stalking anche raccogliendo la deposizione di alcuni testimoni ed esaminando i tabulati telefonici del cellulare della vittima. Al termine delle indagini l’operaio è stato denunciato alla Procura della Repubblica di ALBA per il reato di atti persecutori (stalking) ed ora il Magistrato potrà applicare nei suoi confronti un provvedimento con il quale vieta all’indagato di avvinarsi ancora alla vittima del reato pena il suo immediato arresto.
Con questo salgono a cinque i casi di stalking di cui si sono occupati i Carabinieri di ALBA dall’inizio del 2011 sino ad oggi, tutti con donne nella veste di vittime del reato.
IL COMANDANTE
Cap. Nicola Ricchiuti