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ARTE E CULTURA - CONFERENZE Precedente  Successivo
 
25/03/2011Azienda Ospedaliero Universitaria Molinette
 
 
NAPOLEONE FORSE MORTO AVVELENATO CON ARSENICO
 
Venerdì 25 marzo ore 21: “La Medicina Legale dei nostri giorni e la morte di Napoleone Bonaparte”
 
Napoleone Bonaparte non sarebbe morto per una neoplasia dello stomaco, come sosteneva la versione ufficiale, ma secondo molti specialisti in Medicina Legale sarebbe stato in realtà avvelenato con arsenico. Se ne discuterà stasera alle ore 21, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino in via Po 18 (1° piano), dove si terrà la sesta seduta del 2011 dell’Accademia di Medicina di Torino dal titolo “La Medicina Legale dei nostri giorni e la morte di Napoleone Bonaparte”. Relatore sarà il professor Pier Luigi Baima Bollone (professore ordinario di Medicina Legale presso l'Università di Torino). Verrà inoltre assegnato il Premio Arneodo 2010 alla scoperta scientifica dal titolo “Valutazione della qualità degli ovociti umani nelle strategie di fecondazione assistita”. Relatrice la dottoressa Celeste Cagnazzo. Le sedute sono pubbliche. Info: www.accademiadimedicina.unito.it.
Sul piano della scienza le innovazioni degli ultimi 50 anni di Medicina Legale sono state importantissime e significative. Su queste basi è diventata di gran moda la riapertura delle indagini sui casi irrisolti del passato studiati coi metodi ed i criteri più avanzati. Tra i vari esempi, uno dei più significativi è quello della morte di Napoleone Bonaparte, avvenuta sull'Isola di Sant'Elena alle ore 17,49 del 5 maggio 1821 per una neoplasia dello stomaco, almeno secondo la versione ufficiale. La notizia arrivò in Europa a luglio. Commosse il Manzoni che scrisse la famosa ode sull'evento e scatenò il dibattito sulle inumane condizioni dei sei lunghi anni di prigionia dell'Imperatore. Tutti i compagni d'esilio di Napoleone scrissero Memoriali di cronache quotidiane degli avvenimenti. Quelli del capovalletto Luois Marchand, che servì la persona dell'Imperatore in ogni momento, furono pubblicate più di cent'anni dopo, soltanto nel 1955. Esse hanno creato in molti specialisti il convincimento che il Bonaparte fu in realtà avvelenato con arsenico, ipotesi che sembra privilegiata da alcune microanalisi sui capelli dello scomparso, messe a punto da laboratori di grande livello.

 

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