Sono dieci e tutte donne le studentesse universitarie verbanesi premiate da Comune e Fondazione Banca di Intra con le borse di studio istituite in autunno. Questa mattina, a Palazzo di Città, s’è tenuta la cerimonia di consegna che ha fissato un primo punto d’arrivo nel neonato progetto. «Che è una bella iniziativa, utile, concreta e che ha avuto un successo tale per cui confermiamo fin da subito l’impegno anche per gli anni a seguire», ha detto il sindaco Marco Zacchera, rimarcando il valore di un aiuto economico che sostiene le spese di vitto e alloggio o di trasporto fino a 1.500 euro l’anno. «Vedendo che ci sono solo ragazze mi viene da proporre l’istituzione delle “quote azzurre” – ha aggiunto con una battuta Anna Belfiore, presidente della Fondazione Banca di Intra, finanziatore del progetto insieme al Comune –. Ci è parsa subito una buona opportunità nel segno del sostegno ai giovani, oltretutto a quelli meritevoli. Pensando alla mia carriera scolastica mi ricordo le tante offerte di lavoro ricevute una volta ultimati gli studi. Purtroppo oggi le occasioni per i nostri bravi
giovani laureati non sono tante: ecco il senso di queste borse di studio». «Borse di studio che sono assegnate per meritocrazia – ha rimarcato l’assessore Adriana Balzarini – perché ottenute solo da chi ha una media voti alta.
Come mamma che ha avuto due figlie universitarie non posso che compiacermi per questa iniziativa di sostegno, che non è da poco».
Le studentesse premiate sono Giulia Di Gregorio, Silvia Lorenzini, Giorgia Borgotti, Elena Santomenna, Francesca Loraschi, Francesca Calzaretta, Elisa Rolla, Marta Carbone, Alessia Ramoni e Anastasia Cardone.
Per un altro studente (l’unico maschio) si è in attesa della registrazione dei voti, mentre attendono l’esito del primo anno scolastico le matricole che, avendo appena iniziato il loro corso di studi, dovranno dimostrare entro l’estate di aver ottenuto una media voti sufficiente per ottenere il contributo.