Eccezionale intervento nel blocco chirurgico del “Cardinal Massaia”: una massa tumorale di oltre sette chili è stato asportata dalla cavità addominale di un paziente settantenne, sottoposto contemporaneamente al trapianto di un tratto di vena cava inferiore, principale vaso venoso che porta il sangue al cuore.
La lesione tumorale, oltre a determinare una compressione sull'aorta addominale, aveva infatti infiltrato per metà (circa 15 centimetri) la vena cava inferiore.
L'intervento, che alle difficoltà tecniche dell'operazione chirurgica ha sommato quelle organizzative derivanti dal reperimento del segmento di vena da trapiantare in sostituzione di quella compromessa dal tumore, è stato eseguito nelle scorse settimane, in forma interdisciplinare, dalle équipes di Chirurgia generale e di Chirurgia vascolare dirette rispettivamente dai primari Bartolomeo Marino e Andrea Gaggiano.
L'operazione chirurgica, durata quattro ore, è stata preceduta dalla trasferta della staffetta che, organizzata in collaborazione con la Direzione Sanitaria del “Massaia”, ha raggiunto la banca dei tessuti del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, dove è stato ritirato il tratto di vena cava, conservato a una temperatura di 80 gradi sotto zero, di un donatore.
Asportata la massa tumorale, le équipes di Marino e Gaggiano hanno quindi proceduto al trapianto della vena cava, consentendo così il ripristino della normale circolazione venosa degli arti inferiori.
Il paziente, dopo un ricovero di circa tre settimane, è stato dimesso recentemente in buone condizioni di salute.
Quello svolto nelle settimane scorse è il primo trapianto di vena cava inferiore registrato al “Cardinal Massaia” e uno dei pochi svolti finora in Italia.
Nella foto: i due primari Bartolomeo Marino (Chirurgia Generale) e Andrea Gaggiano (Chirurgia Vascolare)
Asti, 13 novembre 2009
(214 - l. n.)
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