Nelle scorse settimane i Sindaci ed i presidenti dei Consorzi della Granda avevano formalmente richiesto un confronto con i Parlamentari cuneesi in merito alla grave crisi determinatasi nel settore socio-assistenziale alla luce dei tagli governativi operati in questi ultimi due anni, che stanno mettendo in ginocchio i Consorzi e tutti i loro utenti più fragili (anziani non autosufficienti, disabili, minori a rischio). In una normale democrazia è un dovere per un Parlamentare eletto confrontarsi con i suoi territori di riferimento, a maggior ragione se a chiedere il confronto sono i rappresentanti degli Enti locali, anch’essi democraticamente eletti. E così lunedì 19 mattina, fiduciosi di poter confrontarci con i “nostri” Parlamentari ci siamo presentati all’incontro a Cuneo. Dei Parlamentari cuneesi era presente l’onorevole Teresio Delfino (Udc) e …. nessun altro. Nessuno, neanche uno, si è degnato di avvisare, scusare l’assenza, magari motivandola. E’ stata una brutta pagina di democrazia: per carità, sicuramente avranno avuto tutti impegni improrogabili e molto più importanti (….) che stare a sentire un gruppo di poveri Amministratori, che in fondo devono solo rispondere ai loro cittadini più deboli. La loro assenza ci dice molto della spaccatura profonda tra il paese reale (quello di chi soffre profondamente la crisi economica e dei suoi Amministratori che assistono impotenti ed inermi alla distruzione dello Stato Sociale) e chi li governa, nominato da una casta di plenipotenziari di partito e non eletto dai suoi cittadini. Le ultime manovre finanziarie approvate colpiscono sistematicamente politiche familiari, politiche socio-assistenziali ed il sistema degli Enti Locali. Cari Parlamentari, vorremmo sapere da voi come è stato possibile far passare il fondo delle politiche sociali in 3 anni da 950 a 70 milioni di euro, come avete potuto approvare una normativa che abroga i Consorzi che dalle nostre parti non sono carrozzoni ma Enti efficienti che danno servizi di qualità con spese amministrative bassissime. I loro Amministratori, Presidenti compresi, hanno grandi responsabilità ed operano in modo gratuito da un anno. Voi fareste altrettanto? Vorremmo che ci spiegaste cosa dobbiamo dire alle decine di cittadini che vengono nei nostri Uffici con problemi di sfratti esecutivi, di disoccupazione, di liste di attesa per l’assistenza domiciliare o per l’inserimento in Casa di Riposo. La difesa dei diritti dei più deboli non è questione né di sinistra né di destra, è uno dei pilastri della nostra Costituzione. L’articolo 54 dice che “i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di compierle con disciplina ed onore”. Disertando l’incontro con gli Amministratori locali della Provincia avete mancato di rispetto alle istituzioni ed ai cittadini che rappresentiamo. Noi crediamo ancora in una politica come servizio ai cittadini. Probabilmente, se non foste i Parlamentari più pagati d’Europa e foste eletti e non nominati dai vostri capi-partito, avreste sentito come un dovere e non come un fastidio confrontarvi con quelli che sono i vostri Sindaci. Torneremo a breve ad invitarvi ad un confronto pubblico nelle prossime settimane e se continuerete a non ascoltarci verremo a trovarvi a Roma, fino a quando non potremo civilmente confrontarci con voi.
Gli Assessori alle Politiche Sociali di Cuneo, Mondovì, Savigliano, Saluzzo, Fossano, Alba e Bra ed i Presidenti di tutti i Consorzi della Provincia di Cuneo.