Prenderà il via venerdì 20 gennaio “La memoria del Beato Angelo – L’attualità di un insegnamento”, ciclo di appuntamenti organizzato dal Comune di Cuneo e dalla Fondazione CRC per ricordare, 600 anni dopo la sua nascita, la figura di Antonio Carletti, proclamato nel 1681 Patrono della città di Cuneo. Il primo incontro, dal titolo “I Francescani della Madonna degli Angeli e Cuneo. I Francescani in Italia e in Europa”, si terrà venerdì 20 gennaio alle ore 17,30 presso lo Spazio Incontri della Fondazione CRC (in via Roma 15) e vedrà come relatori Gabriele Trivellin, Padre Provinciale dei Frati Minori del Piemonte, e Giovanni Cerutti, cultore di storia locale. I prossimi appuntamenti, previsti per i mesi di febbraio marzo e aprile, toccheranno la dimensione teologica e morale del Beato con i seguenti incontri:
“La Summa Angelica”
“La missione europea del Beato”, con un focus sulla Polonia, terra di missione di Carletti
“Dalla lotta contro l’usura al microcredito”
«Ricordare il Beato Angelo – dichiara Alessandro Spedale, Assessore alla Cultura del Comune di Cuneo - significa non solamente valorizzarne la figura, ma anche ripercorrere tappe storiche e religiose importanti della nostra città e preservare la memoria di luoghi e fatti cari alla comunità e alla cultura locale.»
Beato Angelo Carletti:
Seicento anni orsono, nasceva in Chivasso, da famiglia tradizionalmente nobile e benestante, Antonio Carletti.
Compiuti in Bologna gli studi di diritto canonico e civile, il Carletti esercitò la professione forense sino alla morte dei genitori, quando rinunciò alla toga per consacrarsi a Dio. Venduti i beni e distribuitone il ricavato ai poveri e al fratello, abbracciò i voti religiosi tra i francescani di Santa Maria del Monte a Genova col nome di Frate Angelo. L’attenzione per i poveri costituirà il grande motivo della sua vita: promuove la costituzione dei Monti di pietà contro fenomeni dell’usura; eletto Vicario generale degli Osservanti, Papa Sisto IV gli affidò incarichi delicati. Autore di numerose opere, morì nel 1495 in convento. Nella sua opera ritroviamo elementi di altezza morale attualizzabili anche in realtà odierne. Nel 1625 ne venne istituito il processo di beatificazione. Le sue spoglie, sistemate in un’urna all’interno del convento di Sant’Antonio, si conservarono miracolosamente. Ai giorni nostri si può ancora vedere il corpo mummificato del Beato, all’interno del santuario degli Angeli di Cuneo. Il Beato Angelo Carletti è uno dei patroni di Cuneo perché, secondo la tradizione, offrì protezione contro l’assedio dei francesi deviando le cannonate dirette contro la città. A lui viene anche attribuito il fatto miracoloso dell’assenza di vittime in occasione del crollo del tamburo e della cupola del santuario degli Angeli avvenuto nel pieno giorno del 30 dicembre 1996.
Per maggiori informazioni sul Beato Angelo Carletti
http://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Carletti
http://www.santiebeati.it/dettaglio/90363
in allegato la locandina di presentazione del primo incontro