
La sera dell’11 gennaio scorso, a GUARENE (CN), i Carabinieri della Compagnia di ALBA - nell’ambito delle indagini condotte su un gruppo di malavitosi di origine foggiana e “sinti” dediti alla commissione di furti pluriaggravati ai danni di FACOLTOSI imprenditori, commercianti o liberi professionisti, spacciandosi falsamente per Carabinieri o Finanzieri e dando luogo a perquisizione durante le quali razziavano danaro, preziosi ed anche armi – avevano arrestato in flagranza del reato di concorso in riciclaggio aggravato i due ricettatori lombardi ITALIANO Luca, 31enne di GARLASCO (PV) e BRIDIO Giancarlo, 46enne di BRESCIA. I due, a bordo di una Volkswagen Passat, si stavano allontanando dall’abitazione del pregiudicato ZICOLA Francesco (finito poi in carcere con l’Operazione KO il 10 febbraio 2012) quando vennero bloccati dai Carabinieri di ALBA, che da tempo seguivano i loro spostamenti in quanto li ritenevano i ricettatori dei cospicui proventi dei numerosi furti messi a segno dal gruppo di malavitosi su cui indagavano. L’intuizione dei militari venne premiata quando, nel corso della perquisizione dell’auto, vennero rinvenuti alcune buste in plastica contenenti un ingente quantitativo di collane e bracciali in oro, orologi in oro ROLEX, anelli e molti altri monili per un valore complessivo stimato in 175 mila euro, tutti risultati provento di una falsa perquisizione messa a segno dal gruppo criminale ai danni di un imprenditore edile di NICHELINO (TO) la sera prima. Dopo oltre due mesi di carcerazione, il 15 marzo scorso, i due ricettatori sono comparsi dinanzi al Tribunale di ALBA patteggiando la condanna di 2 anni e 2 mesi di reclusione e pagamento di 1.500,00 euro di multa per ITALIANO Luca, poi scarcerato con l’obbligo però della presentazione tre volte alla settimana alla Polizia Giudiziaria, mentre BRIDIO Giancarlo è stato condannato a 2 anni di reclusione ed al pagamento di 4.000,00 euro di multa, scarcerato senza alcun obbligo ed è stata disposta la restituzione del frutto dell’ingente bottino trovato in loro possesso all’imprenditore vittima del furto.
IL COMANDANTE
Cap. Nicola Ricchiuti