Giaveno 1 febbraio 2024 così è datata la lettera di diffida che l'Associazione no profit Le Tre Dimensioni si è vista recapitare da un avvocato da parte della curatrice del Museo Alessandri, degli eredi legittimi di una parte del Gruppo pittorico surrealista Surfanta e di altre persone legate al gruppo.
Oggetto del contendere una mostra che l'associazione ha in programma in autunno, presso la Sala delle Arti del Comune di Collegno, a cura di Monica Col, per celebrare il sessantennale dell'anniversario Surfanta e il centenario del surrealismo. La mostra, a ingresso gratuito prevede, sempre gratuitamente, numerosi incontri, dibattiti, laboratori didattici, spettacoli e un'esposizione di circa 40 opere degli artisti Alessandri, Molinari, Colombotto Rosso, Macciotta, Pontecorvo, Schwab Camerini e Silvano Gilardi detto Abacuc tutte provenienti da collezioni private e molte mai esposte al pubblico.
La diffida contiene anche una richiesta di risarcimento di 5.000 euro, il pagamento delle spese dell'avvocato e l'imposizione di cancellare immediatamente dai social tutte le pagine riguardanti il pittore Alessandri e il Gruppo Surfanta.
"Siamo basiti - commenta la presidente dell'Associazione Monica Col - lo scopo della mostra è glorificare il gruppo Surfanta, notoriamente stigmatizzato e rimasto ai margini di un contesto di promozione artistica nel suo sessantennale e nel centenario del Surrealismo. Tutti i i collezionisti contattati prestano a titolo gratuito e il tutto è patrocinato dalle istituzioni. Nella diffida compaiono richieste di diritti di noleggio opere ma non capiamo su cosa dobbiamo pagare se tutto è gratuito e i collezionisti interpellati proprio perchè siamo una noprofit prestano gratuitamente. Più che altro è sconfortante vedere come interessi privati possano sovrastare una divulgazione culturale pubblica".
Il sindaco di Giaveno Carlo Giacone , interpellato in quanto la città è proprietaria del Museo Alessandri dichiara: "Non c'è nessun atto ufficiale del Comune che riguardi la diffida, che è un'iniziativa personale della Dottoressa Leto in accordo con la famiglia di Alessandri e altri privati. L'Ente comunale è estraneo al contendere". Infatti dalla direzione del Comune di Giaveno sottolineano anche che la richiesta dei 5000 euro sicuramente non finirà al Museo Alessandri, nè alla città di Giaveno.
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