Prosegue l’azione di contrasto al fenomeno del “LAVORO NERO” da parte dei Carabinieri della Compagnia di ALBA in stretta collaborazione con i colleghi del Nucleo CC Ispettorato del Lvoro di CUNEO ed i funzionari civili della Direzione Territoriale del Lavoro di CUNEO. Questa volta i controlli hanno riguardato la città di ALBA e CORTEMILIA ed hanno comportato la sospensione dell’attività imprenditoriale per due aziende, nel dettaglio:

•  ALBA: i Carabinieri e gli Ispettori hanno compiuto verifiche all’interno di una ditta operante nel settore   meccanico ubicata nella zona industriale reperendo 2 lavoratori stranieri su 3 dipendenti in totale che   lavoravano “in nero” . Erano entrambi privi di regolare contratto, senza che il loro datore di lavoro gli   versasse i contributi previdenziali previsti. A carico del titolare dell’azienda sono state contestate   sanzioni per 2.500,00 euro ed è scattata l’immediata sospensione dell’attività imprenditoriale secondo quanto   previsto dalla normativa di tutela dei lavori in vigore. Si tratta di un provvedimento di chiusura immediata,   introdotto dalla Legge n. 81 del 2008, che possono adottare Carabinieri ed Ispettori del Lavoro laddove   accertino la presenza di una quantità di lavoratori “in nero” eccedente al 20% rispetto al totale dei   dipendenti, come in questo caso.

•  CORTEMILIA: i militari e gli ispettori hanno svolto analoghi controlli all’interno di una piccola azienda per   la lavorazione della pietra di Langa identificando un lavoratore straniero “in nero”. Anche in questo caso per   il titolare della ditta è scattato, oltre al pagamento della sanzione da 2.000,00 euro, la sospensione   dell’attività imprenditoriale.

Gli imprenditori sanzionati, se vorranno riaprire le loro aziende, dovranno ora pagare le multe che gli sono state comminate ed assumere con regolare contratto di lavoro i propri dipendenti che prima lavoravano “in nero”.