
Sono 175 i volontari delle Pubbliche Assistenze Anpas del Piemonte intervenuti, a rotazione, in Emilia dall’inizio dell’emergenza di protezione civile. Tra questi c’è anche chi ha chiesto di tornare ai campi base una seconda volta per continuare ad aiutare la popolazione colpita sisma e rinnovare così un’importante esperienza di solidarietà umana. Un volontariato, quello di protezione civile, fatto di fatica e impegno, ma anche di empatia e sorrisi. Al momento per l’emergenza in Emilia sono state coinvolte 30 associazioni Anpas Piemonte e impiegati 44 automezzi. In partenza, sabato 4 agosto, con il prossimo contingente anche un’autoambulanza della Croce Verde Torino attrezzata di defibrillatore semiautomatico per la rianimazione cardiopolmonare che andrà in supporto alla Centrale operativa 118 di Modena. I campi Anpas di piazzale Andrea Costa a Mirandola e quello di Novi di Modena ospitano rispettivamente 235 e 257 sfollati. Anpas è presente inoltre, con la Struttura protetta per l’infanzia, nel campo di assistenza alla popolazione allestito dalla Protezione civile della Regione Piemonte a San Giacomo Roncole di Mirandola (Modena). Ininterrottamente dal 20 maggio, giorno della prima forte scossa di terremoto di magnitudo 5.9 che ha interessato le province di Modena e Mantova, assieme ad alcune zone delle province di Bologna e Ferrara, i 13 volontari della Sala operativa regionale escono dagli uffici di enti e aziende dove ogni giorno lavorano come impiegati, tecnici e amministrativi per dedicarsi alla protezione civile. Sono loro infatti che, prestando il proprio tempo libero in maniera volontaria e gratuita, allertano le associazioni e ricercano i volontari da inviare settimanalmente nei campi Anpas di Mirandola, Novi di Modena e in quello della Regione Piemonte a San Giacomo Roncole di Mirandola. I volontari della Sala operativa regionale si occupano anche del controllo e manutenzione degli automezzi e delle attrezzature, della preparazione della documentazione necessaria per le autorizzazioni, della gestione delle pratiche per ottenere i benefici di legge. A turno sono presenti nel momento dell’invio del contingente, alle 3 di ogni venerdì notte, e al rientro di quello precedente, il sabato pomeriggio.
Inoltre, come spiega il responsabile della Sala operativa di Protezione civile regionale e nazionale dell’Anpas, Marco Lumello «gli stessi operatori svolgono le riunioni con i volontari in partenza affinché siano adeguatamente informati sulla vita nei campi, sulle ultime circolari, sulle criticità riscontrate. I nostri volontari in Emilia si occupano di logistica, della struttura infermieristica di primo intervento sanitario e soprattutto si dedicano a un settore molto delicato che è quello dell’infanzia. È fondamentale essere preparati».