L'abbinamento tra immagini cinematografiche e musica non è certo cosa nuova, potremmo anzi dire che da molti anni a questa parte il connubio tra queste due meravigliose forme d'arte ha generato un vero e proprio genere musicale nuovo, la colonna sonora, popolare quanto raffinato, che ha a sua volta gli autori ed i capolavori del genere, basti pensare anche al solo Ennio Morricone, che tutto il mondo conosce e ci invidia.
E' chiaro che tutto ciò ha avuto come presupposto l'avvento del sonoro al cinema, una mera questione tecnica di sincronizzazione delle immagini con una traccia audio, che ha tuttavia tenuto impegnati gli artefici della settima arte ed i tecnici che ci lavoravano per circa un trentennio. Ovviamente la risoluzione di questo problema ha consentito da una parte alle voci di poter comparire nelle opere cinematografiche, dall'altra alla musica di fare capolino, la quale, rendendosi “ancella” delle immagini, poteva finalmente andare a sottolineare il ritmo narrativo e le sensazioni così come le immagini del film.
E prima? Prima le sale cinematografiche erano destinate al silenzio. Evidentemente, passato il primo stupore, da subito gli autori, il pubblico e persino i proprietari delle sale cinematografiche si resero conto che qualcosa mancava. E qui nacque l'idea di mettere un pianoforte ed un pianista all'interno del cinema, che nell'oscurità, guardando il film, suonava, sollevando il pubblico dall'impasse del silenzio, potenziando l'impatto della pellicola, cementando le sinergie di due sensi come la vista e l'udito, completando così l'opera cinematografica.
L'idea di questo affascinante progetto è proprio questa: ridare vita a quest'atmosfera d'antan, riproponendo dei grandi classici del cinema muto e riportando il pianista nelle sale. Nessuno ormai ha l'età per ricordare questo binomio, qualcuno ne parla come di racconti ricevuti, molti sanno dell'esistenza di quest'esperimento che fu, quasi tutti si incuriosiscono sentendone parlare.
Oltretutto, per quanto nei vari festival del cinema vengano costantemente proposti esperimenti di sonorizzazione dal vivo di pellicole mute, spesso questa pratica viene affidata a gruppi o ensemble che hanno preparato una colonna sonora ad hoc per il tale film, riproponibile ad libitum. L'idea di questo progetto è diversa: la colonna sonora verrà di volta in volta improvvisata, in modo da creare un evento unico, irripetibile per definizione, che cala lo spettatore in una prospettiva particolare.
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