Giovedì 30 luglio, alle ore 18.30, alla ATB Art Gallery di Corso Verona, 21 a Torino, IMOGEN BARNABAS presenterà il suo irriverente romanzo “Veleno e pozioni d'amore” edito da Mamma edizioni per la collezione Ophieres. La giovane galleria d'arte torinese, terminata la mostra collettiva “The paper game” che ha visto l'esposizione delle opere di Pia Taccone, Liliana La vecchia, Federica Petri, Daniela Ferretti e Andrea Armagni, conclude la stagione espositiva consigliando un ottimo libro per l'estate. Introdurrà la serata Alessandro Allocco, fondatore e curatore della ATB Art Gallery.
Un carro da morto, un killer seriale, dodici vittime già putrefatte, quattro fresche di giornata e, per non farsi mancare niente, due tentativi di suicidio. E in mezzo, loro: due affascinantissimi scapoli, un poliziotto nero e il suo amico “faccia da schiaffi”. Sembrerebbe una sfida impossibile per Lyssa e Dominique, tanto più in un mondo in cui più nessuno ti ama se hai superato di un giorno la trentina. Eppure sederi sodi e smorfiette nulla possono contro il richiamo della fragilità più inerme. Tanto indifesa... Da uccidere.
Dominique, riccioli dorati e alluci vanitosi, Lyssa, sibillina maestra di erbe e pozioni, in un casale, in Provenza, attorno a un tavolo, alle quiche e ai farigoule, mettono in moto una screwball comedy in cui si fondono amore e umorismo: la stessa tenera ironia che a ben vedere è il sale del rapporto tra femminilità e virilità anche nella vita.
Veleno e pozioni d'amore ha vinto “Gusti fra le righe”, il premio assegnato dalla rassegna “I sapori del giallo” che quest'anno ha avuto come presidente Carlo Freccero. Un riconoscimento non da poco, considerando che è stato anche un trampolino di lancio per il successo editoriale di diversi scrittori vincitori del premio. Basti pensare ad autori come Malvaldi, Pasini, Mura, Markaris, eccetera.
La storia inizia con la bella Dominique che, mentre è in auto, riceve due telefonate, una dal marito che le comunica di volere il divorzio e l'altra da un uomo che le fa la corte senza mai però arrivare al dunque e che adduce futili motivi per rinviare il loro appuntamento. Sconvolta, si rifugia dalla sua amica Lyssa che, anni prima, ha fatto la scelta di andare ad abitare in una casetta in Provenza in mezzo ai boschi e a contatto con la natura.
Dominique è una fragile trentenne sfortunata in amore con tendenze depressive che la spingono verso l'autodistruzione. Lyssa è una conoscitrice di erbe officinali che raccoglie per produrre tisane, liquori e altre pozioni non sempre innocue, anzi …
I caratteri delle due donne sono quanto di più diverso possa esistere, e Lyssa, che fra le due è quella pratica e sicura di sé, convinta di conoscere le necessità di Dominique e di agire per il suo bene, prende delle iniziative azzardate destinate a mettere la sua amica in situazioni decisamente imbarazzanti. Si sa, in ogni caso, che non tutto il male viene per nuocere.
Una black comedy divertente e un po' surreale che non scade mai nella banalità e nella grossolanità. Gli equivoci ed i colpi di scena si susseguono rendendo la lettura piacevolmente avvincente. Per il tipo di humour, se avete apprezzato il film Arsenico e vecchi merletti o il più recente Funeral party, potreste trovare delizioso anche questo romanzo scorrevole come un ruscello di montagna.
Al di là dell'intreccio noir, scritto con leggera ironia, ciò che colpisce è l'amore dell'autrice verso la natura e verso i sapori e i lavori di un tempo (chi prepara ancora la liscivia in casa?). Nelle ricette che vengono descritte nel libro si sente il piacere della buona tavola e il gusto per i sapori spesso dimenticati delle cose naturali. Viene da immaginare l'autrice che con la cesta va a raccogliere di persona le erbe officinali nei campi ed i funghi nei boschi, che si rimbocca le maniche e prepara la pasta in casa e i sughi.
La cultura dell'autrice in campo gastronomico ed erboristico è decisamente fuori del comune e, come scrittrice, è tanto abile da non far pesare le proprie conoscenze sul racconto che non ne risulta penalizzato. Il rimpianto più grande, alla fine del romanzo, è di non avere la possibilità di apprezzare i manicaretti cucinati direttamente dalle sue mani.
Imogen Barnabas, nata a Mantova nel 1969. Il vero nome è Barbara Polettini Coffani; l'aggiunta del secondo cognome è dettata dall'intima esigenza di dare voce anche alla linea di sangue materno. Laureata in lingue e letterature straniere, vive a Verona dove lavora come insegnante e formatrice, in particolare con seminari di lavoro sul corpo.
Si interessa da anni di miti e archetipi, sciamanesimo ed antropologia e da vent'anni fa ricerca sugli archetipi femminili e sul femminile arcaico. Collabora con case editrici e con riviste d'arte ed è autrice di lavori teatrali e di testi per musica Il suo primo romanzo per ME è una deliziosa commedia nera: Veleno e Pozioni d'Amore.
Presenterà l'autrice Monica Seksich: classe 1960, Art director e pittrice torinese , poetessa che scrive per immagini, seguendo un proprio ritmo; scrive di musica, vive di passione, nella sua scrittura si mischiano elementi mitici e quotidiani, la storia del post punk e i miti greci. Cura una rubrica radiofonica dedicata ai poeti che non si credono tali dal tenore poetico-musicale dal titolo “Poetry in Waves” per Ottantallora su Radiowhite, con reading musicali dedicati e intrecciati alla musica rigorosamente post punk. Nel 2010 fonda il Collettivo TM15 con Alessandro Passerini organizzando mostre, eventi e progetti per il Museo Civico di Arte contemporanea di Ortona, Palazzo Farnese, Galleria del Carbone di Ferrara, Museo Stauros di Teramo, Museo Michetti di Francavilla, Comune di Camerata Picena, Università di Palermo per la Rivista Bacchanale, Terry May Home Gallery di Ferrara, Museo dei Tarocchi di Bologna, Galleria Bottisio di Torino.
Parte dell'evento sarà la creazione di un aperitivo ispirato al romanzo realizzato dal Professional Personal Chef Paolo Antonio Cancedda.
Vera e propria stella emergente nel panorama culinario piemontese, Paolo Antonio Cancedda si attiene ad una filosofia professionale che si può riassumere in queste semplici parole: "Uno Chef deve essere come un sarto, deve cucire i menù addosso ai propri clienti in modo che loro siano sempre soddisfatti e l'atto del mangiare non sia fine a se stesso ma sia un vero percorso del gusto.
“VELENO E POZIONI D'AMORE”
30 luglio 2015, ore 18,30
ATB Art Gallery, corso Verona, 21 - 10152 – Torino - Italy
Info: Mobile +39 333 3625949 - W: www.atbartgallery.com E: atbartgallery@gmail.com
Orari di apertura:
lunedì - venerdì 10,30/13,00 – 16,00/18,00
Sabato e altri orari su appuntamento
Ingresso gratuito