Spazio Kairos torna a proporre la settimana dedicata della stand up comedy, quattro date che scaldano, dopo il successo della prima edizione andata in scena lo scorso anno, la fine del mese di gennaio. E' in programma da giovedì 30 gennaio a domenica 2 febbraio nel teatro di via Mottalciata 7 a Torino, un ex fabbrica di colla riadattata che sorge al confine tra Barriera di Milano, Regio Parco e Aurora.
Ad organizzarla è Onda Larsen che, in questi anni, sta lavorando molto per avvicinare nuovo pubblico, soprattutto giovane, al teatro. E la stand up comedy è un genere moderno, che piace molto, uno strumento di satira forte sulla società. La stand up comedy permette ancora di ironizzare su argomenti ormai intoccabili, è una trasgressione del buon costume e del politically correct.
«Per il terzo anno consecutivo diamo spazio a questo genere che ha preso molto piede in Italia e anche nel nostro teatro riscuote grande successo, attirando pubblico di tutte le età - dice Riccardo De Leo, vicepresidente di Onda Larsen - Nella nostra epoca c'è bisogno di ridere del presente e ridere di noi. La stand up comedy è perfetta per questo scopo».
Aggiunge: «Abbiamo selezionato artisti diversi, da Roma, Torino e Livorno, per una stand up comedy che non sia mai volgare e che non abbia solo lo scopo di far ridere: vogliamo un intrattenimento di qualità che faccia riflettere, sia critico rispetto al presente. Una risata intelligente».
Così, per quattro giorni, verranno proposti spettacoli diversi. Apre un torinese, Giordano Folla, con un monologo irriverente su ansie e contraddizioni che si celano nella vita quotidiana di un giovane. Poi, c'è un altro enfant prodige torinese, Francesco Giorda, che torna in via Mottalciata con un nuovo one-man-show firmato Teatro Della Caduta, un dialogo aperto col pubblico che affronta l'attualità tra provocazioni e comicità tagliente in equilibrio tra fake news, allarmismi e finte paure del nostro tempo.
Quindi, sabato 1 febbraio sbaraglia il pubblico la comicità del livornese Stefano Santomauro con "God save the sex": parte da una ricerca mondiale del Censis, che sostiene che facciamo meno sesso della generazione precedente, per un monologo al vetriolo. Chiude, da Roma, Davide Grillo con "Come se niente fosse, una produzione del Teatro Metastasio di Prato: si affronta con ironia il tema del precariato, del post-fordismo e il continuo senso di inadeguatezza che attanaglia il presente.
Onda Larsen, peraltro, organizza nei suoi spazi, tra i numerosi corsi di teatro, anche un percorso dai 18 ai 99 anni di stand up comedy tenuto da Dario Benedetto.
GIOVEDÌ 30 GENNAIO ore 21
COME TANTA GENTE
Giordano Folla (TO)
Di e con Giordano Folla
Durata 70'
In questo monologo irriverente un giovane comico tenta di esorcizzare i suoi problemi, a partire dalle sue numerosissime ansie, ma anche di trovare una logica nelle molteplici contraddizioni che si celano nella vita quotidiana di un twenty-something che vive il mondo post pandemia e pre devasto climatico. Fallisce ad entrambe le cose, ma almeno fa ridere.
Giordano Folla - Dopo aver deciso che una laurea in Dams non fosse abbastanza per deludere i suoi genitori, dal 2017 comincia a esibirsi nei locali di stand up comedy di tutta la penisola. Con l'ambizioso obiettivo di peggiorare la televisione italiana partecipa ai programmi “Stand up Comedy” su Comedy Central e poi “Battute?” su Rai 2.
Lavora come autore a Mediaset e successivamente al programma "The Roast of Life in Italy". Ha all'attivo due spettacoli di Stand up Comedy: "A Tutto Xanax" e "Mi Amerò Quando Sarò Morto".
Nel 2023 è apertura fissa del tour in tutta Italia "Salutava Sempre" di Alessandro Cattelan.
Conduce il podcast "Tazza di Caffè" insieme a Sandro Cappai.
VENERDÌ 31 GENNAIO ore 21
ALCUNE COSE DA DIRE
Francesco Giorda (TO)
Di e con Francesco Giorda
Produzione Teatro della Caduta
Durata 60'
Il nuovo one-man-show di Francesco Giorda è un dialogo aperto col pubblico che affronta l'attualità tra provocazioni e comicità tagliente in equilibrio tra fake news, allarmismi e finte paure del nostro tempo per aprire nuove ed inimmaginabili prospettive del piccolo grande universo in cui viviamo.
Prendete la comicità sagace, brillante e cattivella dello stand up comedy anglosassone e mischialo con l'esperienza teatrale e clowneristica di 15 anni di teatro di strada.
In un attimo vi ritroverete in uno spettacolo in cui tutto è live e accade “qui e ora”.
Pronti per affrontare i facili allarmismi del nostro tempo fino alle categorie dell'amore passando da un elisir di lunga vita rinunciando alla democrazia? Preparatevi ad essere coinvolti nello show più provocatorio e frizzante a cui abbiate mai assistito.
Lui è Francesco Giorda e arriva direttamente dal teatro della Caduta.
Francesco Giorda, attore e autore comico, da anni unisce l'esperienza di 15 anni di teatro di strada in festival e piazze di tutta Europa con la passione per la comicità sagace e brillante tipica della stand p comedy anglosassone.
“C'è sempre da ridere con Francesco Giorda […] Ma tutto ha una misura, tout se tient, ed il gioco a cui l'attore fa partecipare i suoi interlocutori è molto serio".
(Maura Sesia, sipario.it)
“Il ciclone Giorda ha guidato la platea in un viaggio surreale. Tra retorica e cliché, si tenta la strada di un'intelligenza collettiva che possa cambiare la società […] perché c'è sempre un “Io” che deve emergere e tentare di cambiare il corso delle cose".
(Antonio Ucci, Sannionews.it)
SABATO 1 FEBBRAIO ore 21
GOD SAVE THE SEX
Stefano Santomauro (LI)
Di e con Stefano Santomauro
Collaborazione ai testi Daniela Morozzi
Durata 70'
“L'amore è la risposta, ma mentre attendiamo la risposta il sesso può suggerirci delle ottime domande". E di domande Santomauro se n'è poste molte perché nell'era multimediale e della velocità 5G, sembra impossibile riuscire a trovare tempo e voglia di fare sesso. Lo dicono le statistiche: secondo una ricerca mondiale del Censis facciamo meno sesso della generazione precedente. Non sicuramente tu che stai leggendo queste righe, ma gli altri sono messi davvero male. ”God Save The Sex” è un monologo al vetriolo, una bomba surreale che affronta il delicato e attualissimo tema del sesso nella tipica cifra comica di Stefano Santomauro: mai scontato, mai leggero, sempre fedele alla realtà. Un racconto comico di quello che il mondo è diventato da quando abbiamo smesso di fare sesso. Non tu che stai leggendo queste righe, ma gli altri sono messi davvero male”.
Stefano Santomauro con gli spettacoli Like e Happy Days ha raggiunto oltre 35.000 spettatori in tutta Italia registrando il tutto esaurito. “I suoi spettacoli sono imperdibili”, conferma La Stampa. Con il suo nuovo show comico God Save the Sex promette di stupire ancora con la sua cifra comica caratterizzata da grande cinismo, abilità narrativa e superba capacità di leggere la realtà.
DOMENICA 2 FEBBRAIO ore 21
COME SE NIENTE FOSSE
Davide Grillo (RM)
Di e con Davide Grillo
Produzione Teatro Metastasio di Prato
Durata 60'
Un'allerta meteo avverte la popolazione che è in arrivo nella penisola italiana una gigantesca ondata di scetticismo, la perdita di senso che ne deriva si estende progressivamente a tutte le cose e minaccia di trascinare il paese nel caos, nella disillusione e di lasciarlo privo di sensi. Il tutto proprio nel mezzo della pausa di riflessione di una giovane coppia ormai non più sicura del senso del loro stare insieme.
Come se niente fosse è un monologo comico sul rapporto tra il precariato, la mancanza di senso e la fine delle cose, sul post-fordismo e sul continuo senso di inadeguatezza che questi ci regala. Nella pratica si prova a fare della nostra depressione un fatto climatico.
Il progetto
Come se niente fosse è nato dal tentativo di raccontare attraverso il genere fantastico e il pensiero esistenzialista, un certo tipo di inadeguatezza e di smarrimento mio e della mia generazione, i nati tra gli anni ottanta-novanta. Il fatto di sentirsi costantemente in ritardo rispetto alla vita, l'ansia di riuscire in qualcosa, l'assurdo di questa competizione continua (non si sa bene con chi) e sopratutto il senso di colpa. Perché il fatto che quasi tutti i miei amici siano precari come me non mi fa sentire meno solo o inadeguato? Perché problemi endemici come il precariato o l'assenza di futuro per quanto siano percepiti da tutti, non si trasformano più in proteste collettive come in passato ma al contrario vengono sentiti, vissuti, trattati e a volte medicalizzati come problemi individuali?
Ponendomi queste domande ho scoperto che forse l'apparato teorico dell'esistenzialismo era necessario ma insufficiente a descrivere come ci si sente ora, mancava una parte, sono cambiate delle cose ed è come se avessimo a che fare con un male di vivere del tutto nuovo, forse il nostro è un male di vivere post-fordista. Per trovare questa parte mancante mi sono rivolto principalmente ai libri di Mark Fisher.
Note
Come se niente fosse è una favola scettica. Si racconta la nascita e l'evoluzione di un dubbio collettivo che da minuscolo diventa iperbolico trascinando l'intero paese nel caos e nell'indeterminatezza. Una vicenda incresciosa destinata a generare una serie di situazioni tragicomiche e riflessioni sparse sulla casualità del mondo, degli affetti, i demoni meridiani e l'idea di felicità. Il tutto a favore di un futuro approccio metereologico all'insignificanza.
Bio Davide Grillo
Davide Grillo vive e lavora a Roma come attore e autore. Dopo la laurea in filosofia decide di continuare con le scelte sbagliate dedicandosi al teatro. Comincia con il clown e la recitazione, studia scrittura con Giacomo Ciarrapico perfezionandosi in scrittura scenica presso Rialto Centro di Formazione Teatrale e in sceneggiatura presso il Master della Escuela de Cinema y Tv di San Antonio de los Baños, Cuba.
Dal 2016 scrive monologhi che poi recita per teatri, locali e festival in giro per l'Italia. I suoi precedenti lavori sono Stendhal Comedy e il tempo stinge, brevi monologhi contro l'affanno.
A teatro negli anni ha lavorato tra gli altri con Lucia Calamaro, DeflorianTagliarini e Elio Germano. Al cinema nei film e serie di Giorgia Farina, Alessio Lauria, Marco Amenta e Stefano Sollima. Insieme a Christian Raimo ha scritto articoli per L'essenziale, Il Tascabile e Minimamoralia. Come creativo e copywriter insieme a Claudio Morici ha lavorato per Save the Children Italia, il MIUR e l'ISS. Ha ideato e cura attualmente una rubrica dal titolo la linea gotica per il podcast romano Sveja e un format mensile sui racconti nel quartiere di Torpignattara dal titolo tre racconti belli e uno mio.