Vivicittà significa #liberidimuoversi anche in carcere.
Tra meno di una settimana, lunedì 6 giugno alle 10, si corre per il sesto anno consecutivo Vivicittà all'interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino.
La competizione si correrà sulla tradizionale distanza di 5 chilometri e il 2016 porta con sè anche una bella novità: il debutto (è una prima volta in tanti anni) di 9 detenute del padiglione femminile, che correranno insieme al folto gruppo dei detenuti e degli atleti provenienti dalle tante società podistiche Uisp.
Vivicittà è non solo la corsa simbolo della Uisp, ma la testimonianza del continuo e grande impegno sportivo e sociale dell'Associazione all'interno della Casa Circondariale di Torino con il progetto TERZO TEMPO, che anche grazie ai fondi della Compagnia di San Paolo, organizza e promuove tutti i giorni dell'anno le attività motorie per tutta la popolazione carceraria.
Vivicittà si aggiunge alle tante iniziative di rilevanza cittadina e nazionale che la Uisp da anni ha avviato nelle carceri e che hanno come obiettivo la promozione della salute psico-fisica di tutti i detenuti, a testimoniare il contributo determinante dello sport nei contesti detentivi come pratica per migliorare le relazioni, detensionare rabbia e aggressività, riscoprire i valori e il valore delle regole, accompagnare il reinserimento sociale.
Lo scorso 3 aprile Vivicittà, la corsa più grande del mondo, manifestazione internazionale dell'Uisp simbolo di pace e solidarietà, è tornata nelle strade di Torino e di altre 43 città italiane e del mondo.
Dal 1983, anno in cui ha visto il suo debutto, non si è più fermata e ha fatto correre centinaia di migliaia di persone per le vie e i parchi delle città, dentro le mura degli istituti penitenziari per adulti e per i minori.
Anche nel 2016 “la corsa più partecipata del mondo” approderà in venti case circondariali d'Italia e istituti minorili, per testimoniare quanto la Uisp sia vicina a chi vive la condizione detentiva.