Resto al Sud" non è il titolo di un film ma una misura varata dal governo per incentivare i giovani under 35 all'avvio di attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno.
Di che cosa si tratta?
L'agevolazione, nella sua versione definitiva dopo la conversione in legge del decreto n.91 del 20 luglio 2017, mira a ridurre il divario economico e sociale tra le regioni del Mezzogiorno rispetto le altre aree del Paese e di sostenere la crescita economica ed occupazione del Sud Italia.
A chi è rivolto?
La misura, varata dal governo, è rivolta ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia oppure che vi trasferiscano la residenza entro 60 giorni dalla comunicazione del positivo esito dell'istruttoria. Discorso analogo per le imprese e società beneficiare del finanziamento, che devono mantenere sede legale ed operativa in una delle otto regioni citate. I richiedenti non devono risultare già beneficiari, nell'ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell'autoimprenditorialità.
La norma punta anche a far rientrare meridionali residenti all'estero: possono accedere ai benefici se entro 120 giorni dall'accoglimento della domanda riportano la residenza in una delle regioni oggetto dell'investimento.
Ciascun richiedente può ricevere un finanziamento fino a 50.000 euro e nel caso di società è possibile richiedere 50.000 euro per ogni socio che rispecchia i requisiti fino a un massimo di 200.000 euro.
Tale finanziamento è così costituito:
- il 35% a fondo perduto erogato dal soggetto gestore della misura
- il 65% a tasso zero, concesso da istituti di credito in base alle modalità stabilite dalla convenzione, da restituire in 8 anni.
Invitalia , il nuovo gestore del finanziamento
Spetta ad Invitalia, gruppo che sostiene programmi strategici e innovativi di aspiranti imprenditori, valutare la sostenibilità tecnico-economica del progetto e rispondere entro sessanta giorni dalla presentazione del progetto da parte del neo imprenditore che non disponga di mezzi propri per avviare un'attività.
Quali aziende possono beneficiare del finanziamento?
Sono finanziate le attività imprenditoriali relative alla produzione di beni nei settori dell'artigianato e dell'industria, ovvero relativi alla fornitura di servizi. Sono escluse dal finanziamento le attività libero professionali e del commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell'attività di impresa. Con la conversione in legge del decreto, il campo di applicazione è stato però allargato ai settori della pesca, dell'acquacoltura e dei servizi turistici
Inoltre la conversione prevede che non possano fruire dei benefici i soggetti che al momento dell'entrata in vigore del decreto fossero già titolari di un'attività d'impresa e i titolari di un reddito di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Inoltre, ricordiamo che in un contesto di mercato sempre più competitivo, è fondamentale per un'impresa avere una consulenza manageriale e aziendale a 360 gradi, che la supporti nelle decisione di analisi strategiche e nella pianificazione finanziaria e fiscale. Ecco perché risulta di necessaria importanza rivolgersi ad un team di professionisti, per garantire all'imprenditore una gestione ottimale della propria attività.
I professionsiti del nostro Studio professionale, sono a disposizione per maggiori informazioni a riguardo
http://www.investimentichiari.com/news/io-resto-al-sud-e-tu.html
|