Oggi come allora si balla, ma al centro Rigola, con molti partecipanti che hanno vissuto sia la guerra che la liberazione. Tanto entusiasmo e voglia di stare insieme a condividere ancora una volta la libertà. La musica e il repertorio del cantante, Maurizio Ghione Live Music, ha divertito il folto gruppo con canzoni inerenti alla giornata, ma anche canzoni tipici degli alpini come “Nonno Alpino”.
“Ero soltanto un ragazzo e mi sembrava impossibile che la guerra fosse finita - ha spiegato Nicola Meola, classe 1928 - ciò che non potrò mai dimenticare sono i bombardamenti e i palazzi che crollavano lasciando morte e distruzione. Nel giorno della liberazione ero incantato e stupito nel vedere tanta gente per strada a festeggiare. Si festeggiava con in mano una valigia con dentro quel poco che restava della nostra esistenza, fame e povertà. Per fortuna la vita riprendeva con forza e volontà, sostenuti dalla dignità e voglia di ricominciare - ha continuato Meola - in ogni cortile si ballava con orchestrine improvvisate eravamo nullatenenti ma avevamo una grande speranza nella libertà acquisita. Oggi ho festeggiato con la bandiera in mano, ma anche con le lacrime agli occhi”.
“Oggi abbiamo festeggiato il giorno della liberazione con tanta partecipazione e sentimento, dedicando un momento della nostra festa cantando l'Inno Nazionale e sventolando tante bandierine, una coreografia emozionante che ha unito i tantissimi partecipanti - ha detto la presidentessa Filomena Russo - una festa ma anche un pensiero per non dimenticare i sacrifici dei tanti bambini, giovani e vecchi che hanno dato la loro vita per noi, che oggi possiamo festeggiare ballando”.
La presidentessa, Filomena Russo ha ricordato Giovanni Melloni, nel terzo mese della sua scomparsa, uno dei presidenti che ha sostenuto con iniziative ed organizzazioni i sei anni della sua presidenza, ricordando che ha sempre partecipato ad ogni evento organizzato. Un ricordo a cui si uniscono tutti gli amici del Centro e il Comitato di Gestione.
Il pomeriggio danzante si è prolungato con una deliziosa cena per condividere, ancora una volta, l'unione dell'associazione.
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