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20/07/2018Press - Adriana Cesarò
 
 
“EASY RIDER. IL MITO DELLA MOTOCICLETTA COME ARTE”. IN MOSTRA ALLA CITRONIERA DELLE SCUDERIE JUVARRIANE. REGGIA VENARIA.
 
Oltre 50 modelli di moto per rendere imperdibile la mostra Easy Rider, allestita dal 18 luglio 2018 al 24 febbraio 2019.
 


Sono oltre 50 modelli di moto a rendere imperdibile la mostra Easy Rider. Il mito della motocicletta come arte. Allestita dal 18 luglio 2018 al 24 febbraio 2019, alla Reggia di Venaria nella splendida cornice della Citroniera delle Scuderie Juvarriane.

Il percorso espositivo regala ai visitatori, una fantastica corsa immaginaria verso un sogno, verso un viaggio, verso l'avventura, in sella ad una moto a rappresentare la libertà. Una mostra ricca di curiosità che viaggia sui percorsi della storia con marche italiane e straniere tra le più prestigiose al mondo come: Ducati, Moto Guzzi, Honda ed Hailey-Davidson.
Un lavoro fantastico realizzato dai curatori: Luca Beatrice, Arnaldo Colasanti e Stefano Fassone.

Nel ventennale della mostra “The Art of Motorcycle” al Guggenheim Museum di N.Y., Arthemisia e Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, dedicano alla bellissima mostra, modelli storici che si raffrontano e si riflettono con opere d'arte contemporanea di artisti come: Antonio Ligabue con “Autoritratto con moto (1953); Mario Merz con “Accelerazione”; Pino Pascali con 9mq di pozzanghere realizzate nel 1967; Giorgio Bettinelli e la sua mitica Vespa con cui ha percorso 24.000 km da Roma a Saigon.

Le motociclette esposte evocano film leggendari, “Il chopper” di Easy Rider, la Triumph Bonneville che Steve McQueen guidava ne “La Grande Fuga”. Bolidi da gran premio come la MV Agusta di Giacomo Agostini, la Yamaha di Valentino Rossi e la Ducati di Casey Stoner.

La mostra Easy Rider racconta gli episodi di una storia straordinaria diventata leggenda, legata a stile, velocità e prestazioni che, sfrecciando su due ruote e vanno ad alimentare il mito del viaggio. Un racconto che si sviluppa nelle nove sezioni distinte da: Stile, forma e design italiano; Il Giappone e la tecnologia; Mal d'Africa; La velocità, Si, viaggiare; London Calling; Il mito americano; Terra, Fango e Libertà; La moto e il cinema.

Alcuni aspetti che si possono scoprire nelle seguenti sezioni:

Prima sezione - Stile forma e design italiano
La tradizione della nostra industria della velocità. Una svolta dopo la Seconda guerra mondiale, dove, il design esplode ed impone nei modelli di moto, i caratteri di guida della creatività italiana: snellezza, proporzione, intelligenza meccanica.

Seconda sezione - Il Giappone e la tecnologia
Honda, Suzuki, Yamaha, Kawasaki sono le industrie motociclistiche giapponesi che, negli anni Settanta realizzano un equilibrio tra tecnica e qualità dei telai, esatta connessione di leggerezza. Il Sol Levante conquista il mercato internazionale.

Terza sezione - Mal d'Africa
La Parigi-Dakar, un viaggio nelle tempeste di polvere, piste di rocce e sassi, avvolti nel caldo africano e nella durezza della natura con l'attrazione del deserto.

Quarta sezione - La velocità
Pino Pascali, che corre sfolgorante nell'arte italiana del dopoguerra, con la motocicletta, sua grande passione su cui morirà nel 1968. Tutto ciò che si nasconde nel mito di nomi come: Giacomo Agostini, Valentino Rossi e Casey Stoner.

Quinta sezione - Si, viaggiare
Il viaggio su due ruote in Vespa, in BMW GS 100, in Hailey-Davidson o su Honda Gold Wing, rappresenta il sogno della liberazione individuale e sociale per intere generazioni.

Sesta sezione - London Calling
Ammirazione per le loro creazioni come: la BSA Gold Star, le Triumph Bonneville e Trident, la Norton Commando e la Matchless G80, frutto del genio britannico che si è perso per le strade di Londra.

Settima sezione – Il mito americano
La voracità, la sete, la ricerca del senso di ogni cosa, la certezza del luogo, il mito di Robert M. Pirsig nel cuore dei motociclisti sempre on the road.

Ottava sezione – Terra, Fango, Libertà
L'immaginario dei motociclisti: il cross, il trial e l'enduro per ritrovarsi nella sopportazione tra polvere e fango, sapendo opporre solo il coraggio del pilota e la bellezza dei panorami.

Nona sezione – La moto e il cinema
La Brough Superior SS 100 è la solitudine sovrana del Lawrence d'Arabia, il segno più segreto del suo carisma. La Ossa Enduro che ha portato in giro la simpatia di Terence Hill e di Bud Spencer in “Altrimenti ci arrabbiamo!”

I visitatori della mostra potranno essere protagonisti scattandosi un selfie in sella alla Honda CB1000R, posta all'ingresso della mostra.
www.lavenaria.it
 


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