Torino - Atb Associazione culturale e galleria d'arte riprende la sua attività espositiva con il primo dei grandi appuntamenti previsti per questa stagione autunnale con la mostra personale di Andrés Avré.
Sembra ieri: i The Buggles cantavano Video Killed the Radio Star e Russel Mulcahy mandò in onda il suo videoclip ad inaugurare le trasmissioni di MTV - 1/8/1981 alle 00:01. E invece sono passati 37 anni. Per noi giovani degli anni ‘80 abituati ai vinili era una rivoluzione. La musica si poteva anche vedere, non solo ascoltare. Eppure oggi quei tempi sembrano quelli di Matusalemme: Smartphone, Vevo, Youtube, facebook, google, twitter, post, usb, pendrive, cd…. Il futuro che noi giovani degli anni ‘80 potevamo solo immaginare è arrivato forse un po' in sordina, ma ha colonizzato ogni aspetto della nostra vita. Cosa resterà tra altri 37 anni? Il mondo forse sarà un “post” su una bacheca di un ipotetico futurfacebook, ma certamente le immagini continueranno ad assediarci da ogni dove attraverso i monitor: siano essi megaschermi o piccoli schermi di tv tablet e smartphone. Andrés Avré, anche lui giovane degli anni ‘80, indaga profondamente nel dittico Monitors sul significato di questa smaterializzazione della realtà oggettiva a favore di un virtuale sempre più realistico. I suoi monitor si stagliano imponenti su un fondo monocromo indefinito e trasudano immagini dal vago ricordo iconografico interrotte e destrutturate in una sorta di melassa pingue e stratificata (ai nostri tempi si parlava di Blob il fluido che uccide il film dell'88 diretto da Chuck Russell remake del Blob del 1958). I contorni smussati, i colori slabbrati, indefiniti, le pennellate incostanti rendono la superficie dei dipinti materica e quasi traslucida, come se davvero apparissero immagini all'interno di uno schermo. Le colature interconnettono il dipinto, lo schermo, con ciò che sta intorno quasi contribuissero ad accendere il quadro grazie ad un'improbabile presa di corrente. Potranno mai i video e la rete sostituire gli artisti anche in un futuro così incerto? I monitor di Andrés Avré sembrerebbero dire che non è possibile.
Andrés Avré Vive e lavora nell'alta langa piemontese, territorio che diventa spesso fonte di ispirazione per le sue opere. Il suo mezzo espressivo è la "forma" intesa come essenza stessa dell'opera, la sua cifra sono i colori saturi, la linea essenziale e all'avanguardia. La sua percezione artistica è connaturata al suo vissuto mutuato però attraverso il sogno con un registro che talvolta emerge come un bozzetto eseguito a matita e talvolta come una spazialità geometrica dai colori arricchiti, quasi irreali, che avvolgono l'occhio e lo trasportano dentro la tela.Le storie che affiorano sono connesse con il concetto "televisivo" o interconnettivo da cui l'artista trae ispirazione e, come potrebbe fare un tubo catodico dei televisori a transistors, fonde linee curve voluttuose tracciate a matita con la cultura della pop art e del fumetto, ma anche con la storia dell'arte e il territorio in un'immagine poetica intensa e satura. Questa contaminazione in continua evoluzione rappresenta il linguaggio plastico di Andrés Avré, che fa di lui un'artista italiano innovativo ed unico nel suo genere. Andrés Avré espone le sue opere in Italia e all'estero. In Italia è seguito da Atb Galleria d'Arte, via Riccardo Sineo, 10 Torino
30 AGOSTO - 9 SETTEMBRE 2018 – VERNISSAGE VENERDÌ 31 AGOSTO ORE 19,00 C/O MiATB SPAZIO ESPOSITIVO ATB ASSOCIAZIONE CULTURALE E GALLERIA D'ARTE Via Riccardo Sineo, 10 - 10124 Torino – Italia