27 SETTEMBRE – 11 OTTOBRE 2018 - VERNISSAGE GIOVEDÌ 27 SETTEMBRE DALLE ORE 19,00
C/O MiATB SPAZIO ESPOSITIVO DI ATB ASSOCIAZIONE CULTURALE E GALLERIA D'ARTE
Via Riccardo Sineo, 10 - 10124 Torino – Italia
Atb Associazione culturale e galleria d'arte continua la serie di mostre personali dedicate ad importanti artisti in campo nazionale ed internazionale con l'appuntamento dal titolo “LabirinTO”, una mostra personale dei lavori del talentuoso Edoardo Vaira.
La notevole perizia tecnica, la ricerca di materiali e temi sempre nuovi, il sentire creativo di Edoardo Vaira animano questa personale all'interno della quale lo spettatore potrà spaziare tra art Brut, Color Field, Suprematismo. Le campiture di colore che caratterizzano il suo lavoro, si concentrano sulle emozioni con pochi colori intensi e solo piccoli dettagli immediatamente comprensibili; il resto è lavoro intellettuale, disilluso e avido di comprensione anche da parte di coloro che sono indenni di cultura artistica e che non si mimetizzano dietro un superficiale adeguamento agli stereotipi artistici dell'arte classica o dell'arte di moda. Sono lavori realizzati attraverso slanci creativi puri e autentici, coperti e poi riportati alla luce, protetti perché non cambino i loro colori affinché il sentimento del momento rimanga cristallizzato nel tempo. Sono lavori intensi in cui poco viene ceduto alla commercializzazione, al denaro e molto viene concesso all'idea, alla passione, alla realtà onirica e alla realtà fattuale. Sono lavori preziosi nel loro intento comunicativo e culturale. La mostra “LabrinTO” di Edoardo Vaira presenterà lavori su tela e su carta con campiture variate di colore che escludono qualsiasi interesse per il valore del segno e della forma, non già della materia ; studi e ricerche approfondite sul colore in ossequio alle produzioni di Klein, Fontana, Castellani, un viaggio in un labirinto dell'inconscio in cui l'immaginario trasforma in atto compiuto presenze e sensazioni.
Edoardo Vaira
Vive e lavora in provincia di Torino, a contatto con la natura e la materia pedemontane. La ricerca che avviene anche attraverso l'uso di materiali quali il cartone o la tela si fa scoperta di uno stato primigenio in cui vengono alla luce archetipi e segni che accomunano l'umanità in un'esperienza ancestrale. Quando dipinge si distacca dal reale, dall'opera stessa per aggirare i filtri della società, fino ad arrivare ad una dimensione inconscia che lo porta alla perdita di ogni riferimento, ad un distacco totale dal bene e dal male”.
La sua opera prende forma dall'espressione di una sensazione, di uno stato d'animo.
“Quando creo un'opera sono in uno stato di alterazione, quasi fossi delirante per la febbre”.
“Mi metto davanti ad una tela, un pezzo di ferro o di carta e divento tela, ferro, carta, mi sento addosso qualcosa. Avendo l'oggetto una svariata serie di opportunità di vita, io non faccio nient'altro che aggiungere qualcosa che mancava per cogliere una nuova opportunità, per facilitare la sua realizzazione in una nuova esistenza”.
Espone in Italia in grandi progetti: Palazzo Opesso Chieri (TO), Officina Caviello Milano, Spazio Mantegna Milano; a Barcellona presso Crisolart art gallery, a Koping (SW) presso Quirinus gallery.