Si è svolta oggi in Prefettura a Torino la 275esima riunione dell'Osservatorio per l'asse ferroviario Torino-Lione.
Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha voluto ribadire l'utilità dell'Osservatorio e la necessità che un'opera come questa continui a mantenere sul territorio una sede di confronto. Proprio per questo ha assicurato che, nella malaugurata ipotesi in cui il governo decida di chiudere l'Osservatorio, la Regione Piemonte offrirà ai sindaci, alle organizzazioni di categoria e a tutti i soggetti economici e sociali interessati allo sviluppo della nostra zona una nuova sede di dialogo.
«Ringrazio il presidente Chiamparino - dichiara il sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero - per la sua disponibilità e attenzione. Rivalta è rientrata nell'Osservatorio dopo anni di autoesclusione perché è convinta che non ci debba essere un luogo in cui si discute del suo territorio senza una sua rappresentanza. Per questo crediamo che la deriva romanocentrica che il governo ha impresso alla vicenda non porterà nulla di buono. I sindaci conoscono il loro territorio e l'economia che gira intorno alle loro aree ed è con loro che bisogna necessariamente discutere. Per questo è essenziale il ruolo della Regione Piemonte e per questo sosteniamo la disponibilità del presidente Chiamparino».
«In particolare - continua de Ruggiero - la cosiddetta analisi costi benefici su cui sta lavorando il governo sembra concentrarsi solo sulla tratta transfrontaliera, sui 56 Km di tunnel. Su questa opera è in corso l'esame dei trattati internazionali siglati da Italia e Francia, delle penali previste in caso di recesso, dei cofinanziamenti europei e del valore delle opere già realizzate, nonché soprattutto della sicurezza e dell'efficienza dell'attuale vecchio tunnel. A oggi stiamo ancora aspettando le risultanze della Commissione costi-benefici: hanno garantito che una prima valutazione sarebbe arrivata entro il mese di dicembre, aspettiamo fiduciosi».
«Ma è altrettanto importante che anche sulla tratta nazionale - conclude de Ruggiero - ci sia un ruolo decisionale degli Enti Locali interessati e che la discussione non sia trasferita esclusivamente nelle stanze romane. Noi rimaniamo convinti che anche la linea storica Avigliana-Torino, così come già avvenuto nella tratta Bussoleno-Avigliana, possa soddisfare per decenni la richiesta di traffico merci senza bucare la Collina Morenica e sacrificare vaste aree agricole rivaltesi. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: la linea storica, hanno sostenuto pochi mesi fa RFI e Italfer, senza alcun intervento di potenziamento, ha già oggi una capacità residua che consente il passaggio di oltre 60 treni merci al giorno a fronte degli attuali 39».