Un progetto importante legato al “Giorno della Memoria” ha unito due associazioni venariesi: il “296 Model Venaria” e i “Retroscena”, che hanno realizzato per il giorno “da non dimenticare”, un plastico del campo di sterminio di Birkenau visto dall'alto.
L'Opera è stata molto impegnativa per le due associazioni, i modellisti hanno realizzato un plastico magistralmente realistico, ai Retroscena (gruppo teatrale) il compito di raccontare, anche in forma multimediale, scene di vita vissuta che ogni prigioniero era costretto a vivere e subire. Un racconto basato sull'istruttoria del libro di Peter Weiss.
Una delle tante rappresentazione in programma si svolgerà, sabato 26 gennaio, nei saloni Avis di viale Buridani 23 a Venaria Reale, alle ore 17 e in replica alle ore 21 con ingresso libero.
"Lo studio dell'opera, realizzato insieme ad un team di quattordici modellisti, ci ha portato alla ricerca del miglior materiale, in modo da poter realizzare una struttura leggera, la scelta è stata di adoperare un multistrato in legno di faggio, sostenuto da plance poggiate su un telaio di travetti. Uno studio complesso per ottenere l'inclinazione adatta alla proiezione dei filmati multimediali associati – ha spiegato Gennaro Ciotola, presidente modellisti – altri studi e supporti hanno facilitato il trasporto dell'opera e, cosa importante, la protezione delle sovrastrutture. Come sempre i soci modellisti, uniti nella loro passione, hanno condiviso il progetto mettendo a disposizione, di tutti, la propria manualità ed esperienza lavorativa. Un impegno che è iniziato già dal mese di giugno, che ci ha uniti in ricerche complesse, sia storiche che tecniche, infatti, per la realizzazione del solo plastico, abbiamo impiegato cinque mesi di lavoro, per un totale di 4000 ore da suddividere tra i quattordici soci, che hanno contribuito a questa unica e bella realizzazione".
Le tecniche adoperate per la realizzazione del progetto sono state altamente specializzate e all'avanguardia: sono stati adoperati software come Autocad 3D, per l'acquisizione dei particolari delle sovrastrutture realizzate come: case delle donne, degli uomini, camere a gas, forni crematori, altane, recinzione, Corpo di Guardia, vagoni ferroviari. Altre parti del plastico sono state realizzate con stampanti 3D come: il corpo di guardia, i vagoni ferroviari e alcune recinzione. Per i restanti particolari è stato utilizzato legno Betulla Avio.
Tutte le tecniche adoperate dai modellisti, hanno permesso di realizzare il progetto del plastico in modo fedele e unico nel suo genere. Importante l'apporto dato dal socio Gian Battista Ruffino, insieme ai soci: Carlo Martini, Riccardo Mantovan, Carlo Rionda, Italo Rocchetti, Armando Dalbello, Giuseppe Sanfratello, Corrado Coroneo, Giovanni Reviglio, Giacomo Massa, Albino e Luca Ingrassia, Giuseppe Stramaglia e Gennaro Ciotola.
L'evento è stato presentato:
Il 24 gennaio 2019. Sala delle bandiere Palazzo Lascaris, via Alfieri 15 – Torino
a cura del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte.